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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Capitale Europea della Cultura, Confesercenti: "Ravenna deve guardare avanti"

"Ravenna può essere capitale senza premio, ma solo se sarà in grado di dare soddisfazione e raccogliere gradimento dai suoi cittadini, imprese e turisti che continueranno a venire a trovarla", afferma Gasperoni

"Ravenna non si ferma e deve guardare avanti". Così il presidente di Confesercenti Ravenna, Gianluca Gasperoni, dopo la mancata proclamazione della città dei mosaici a Capitale Europea della Cultura. "Non arriveranno i soldi (1,5 milioni di euro) che ci avrebbero consentito di mettere in pista i progetti inseriti nel dossier di candidatura, cambiando pelle a questa città - premette Gasperoni -. Inutile rifugiarsi in giustificazioni che non onorano il percorso costruito in questi anni. Probabilmente e banalmente ha vinto il progetto migliore".

"Il nostro è stato ed è ancora un bel dossier costruito con grande passione e coinvolgendo energie nuove, dove anche noi abbiamo partecipato con persone ed idee. Purtroppo non è bastato, ma  questo patrimonio non deve essere disperso - aggiunge il presidente di Confesercenti -. Finito il rammarico, proviamo a ragionare. Sorti e futuro della nostra città dipendevano dall’esito della candidatura? Direi di no, Ravenna non si ferma e deve guardare avanti. Il percorso ha dimostrato che ci sono imprese e cittadini che vogliono essere ascoltati e coinvolti nella risoluzione dei loro problemi. Mettiamo allora in fila le idee e le proposte che si possono attuare con le risorse che abbiamo.  Facciamolo in tempi brevi, coinvolgendo le forze economiche e culturali della città per stabilire le priorità".

Queste le priorità per Gasperoni: "Dobbiamo parlare sia di Palazzo Rasponi, che non diventerà casa dell'Europa e che non può essere solo sede di uffici comunali, ma anche dei Giardini Speyer che devono ritornare ad essere un luogo sicuro; dobbiamo parlare sia della Darsena, che dei negozi che chiudono; dobbiamo parlare di Ravenna Festival ma anche del campionato di Dragon Boat; dobbiamo parlare sia di Teatro Contemporaneo che di tassazione locale; dobbiamo parlare di Street Art, ma anche della pedonalizzazione di piazza Kennedy; di sicurezza, ma anche  di tutela della legalità e del rispetto delle regole. Dobbiamo mettere insieme "la danza dei contrari-conflitti e opposizioni" come recita una delle cinque tracce del dossier RA2019".

"Per far questo - aggiunge - occorre tenere i piedi per terra.  Serve investire seriamente sul turismo: collegamenti, connettività e cultura digitale: “reti di persone in rete”, come il titolo di Ravenna Future Lessons, in programma la prossima settimana. Serve sostenere i settori dei servizi e del commercio con capacità e voglia di ascoltare. Per tutto questo serve un atteggiamento nuovo, anche da parte del mondo della rappresentanza degli imprenditori. Ravenna può essere capitale senza premio, ma solo se sarà in grado di dare soddisfazione e raccogliere gradimento dai suoi cittadini, imprese e turisti che continueranno a venire a trovarla.

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