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Cronaca Piangipane / Via Piangipane, 370

Inaugurata a Piangipane la casa di accoglienza per l'emergenza abitativa

Il progetto si propone come una "Casa per ricominciare" a sperare e ritrovare, in forma collettiva, una risposta al proprio disagio - piccolo o grande che sia - proprio come atto "sociale"

Con la partecipazione delle molte associazioni ravennati che - come Tavolo comunale della Povertà, hanno dato vita alla rassegna "Nutrire Ravenna", l'assessora alle politiche sociali del Comune, Giovanna Piaia ha ufficialmente inaugurato, in via Piangipane 370, la "Casa dei Popoli" per l'emergenza abitativa e l'accoglienza di persone in difficoltà. Il progetto, nato dall'esperienza di un gruppo di persone da sempre attive nel sociale e nel sindacato confederale e oggi riunite nell'associazione "Ora e sempre Resistenza", si propone di fornire un supporto logistico, una modalità di accoglienza, una strategia collettiva per uscire dall'emergenza e dal disagio che, oltre alla solidarietà, renda dignità alle persone per reinserirle al più presto nel conteso sociale.

Nel breve intervento di saluto ai numerosi partecipanti all’inaugurazione, il portavoce dell'associazione, Alessandro Bongarzone prima, e la presidente, Raffaella Veridiani poi, hanno spiegato come la "Casa" non rappresenta "un'elemosina né risarcitoria né consolatoria e assolutoria, ma un  luogo in cui recuperare forze e dignità, riprendere fiato per ripensare la propria vita a partire dalle relazioni sociali".
"Un atto dovuto - ha detto Bongarzone – nel rispetto del dettato costituzionale, a tutta la comunità, troppo spesso poco attenta alle nuove forme di povertà ma, ancora di più, verso chi ha subito la negazione dei "Diritti" che, proprio la nostra Costituzione garantisce non solo agli italiani ma - con le previsioni del suo articolo 10 - anche al cittadino straniero a cui sono negate nel suo Paese di origine".

Insomma, il progetto si propone come una "Casa per ricominciare" a sperare e ritrovare, in forma collettiva, una risposta al proprio disagio - piccolo o grande che sia - proprio come atto "sociale". Nella casa le persone sperimentano, certamente, una forma di coesistenza "coatta" perché non scelta ma, proprio questa modalità li porta a riconoscere se stessi in un processo che si offre come modalità di auto aiuto nella ricerca di una soluzione condivisa ad un problema comune. "Le regole che gli ospiti della "Casa" si sono dati democraticamente - ha precisato la presidente Veridiani - non sono solo quelle per una civile e corretta convivenza ma, soprattutto, sono l'esplicitazione della volontà di riprendere un cammino. È anche per questo motivo che la nostra associazione non cessa di lavorare, insieme agli ospiti della "Casa", per sostenerli nel percorso di recupero di dignità sociale anche, e soprattutto, dal punto di vista della individuazione di nuove prospettive di occupazione, di formazione che sole possono agevolare".

All'utopia, come modalità positiva di crescita della società, si è ispirata l’assessore Piaia nel suo intervento. “L’azione messa in campo - ha affermato l’assessora - fatta con il cuore prima che con la testa, risponde appieno alle necessità che, come Tavolo della Povertà, abbiamo voluto segnalare con l’iniziativa di Nutrire Ravenna. Un nutrimento che non è solo di cibo ma, anche, cultura, recupero di dignità e coesione sociale. Un’utopia che, proprio nel momento in cui dal governo centrale vengono diminuite le risorse e i Comuni fanno sempre più fatica a stare dietro a tutto, non può che reggersi anche sulle gambe del volontariato e delle associazioni. Il progetto di casa condivisa, in questo senso, si inserisce nel progetto più ampio che, anche come Comune, abbiamo voluto proporre con il progetto “housing first” che, proprio nei prossimi giorni, partirà anche a Ravenna”. Nel corso di questo primo anno di attività, nella “Casa per... Ricominciare” sono già passate 15 persone in emergenza abitativa. Di queste 5 hanno già trovato un’occupazione che gli ha consentito di uscire dall’emergenza. Attualmente la casa di via Piangipane 370 ospita 6 persone.

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