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Cronaca

Le parrocchie aprono ai profughi: Ravenna risponde all'appello del Papa

Citando il vangelo di Matteo, l'arcivescovo di Ravenna e Cervia, Lorenzo Ghizzoni, mobilita le "sue" 89 parrocchie affinche' facciano loro l'appello lanciato da Papa Francesco per accogliere i profughi

"Ero straniero e mi avete accolto". Citando il vangelo di Matteo, l'arcivescovo di Ravenna e Cervia, Lorenzo Ghizzoni, mobilita le "sue" 89 parrocchie affinche' facciano loro l'appello lanciato da Papa Francesco per accogliere i profughi. "Invito anche la Chiesa di Ravenna Cervia ad aprirsi con l'accoglienza diffusa dei rifugiati e degli esiliati", sottolinea il porporato, ricordando che la curia gia' si era mossa in questa direzione all'incontro di sabato con gli anziani di "Amare Ravenna", ad Andalo, e la domenica successiva nella parrocchia di Pontenuovo, "pensando alla possibilita' di accoglienza e di inserimento di una famiglia o di due, tre persone in ogni parrocchia o unita' pastorale, nelle realta' religiose e in eventuali strutture vuote, sfitte, inutilizzate, sia di proprieta' delle parrocchie che di privati".

La diocesi ravennate, prosegue Ghizzoni, e' gia' impegnata "da anni nell'accoglienza, nell'accompagnamento, nell'aiuto materiale agli emigrati", gestiti dalla Caritas, dalla S. Vincenzo, dalla pastorale dei Migranti e da alcune realta' parrocchiali. Certo, "possiamo fare poco come singoli, come famiglie e anche come parrocchie, viste le dimensioni medie delle nostre comunita', ma se in molti faremo anche solo un gesto concreto, questo sara' di grande aiuto per tanti".

Verso i rifugiati, aggiunge Ghizzoni, "abbiamo un debito con queste persone, visto che molte delle cause delle migrazioni dipendono anche dalle tante ingiustizie e disuguaglianze che hanno tenuto in stato di sottosviluppo ampie aree del mondo". Occorre inoltre sollecitare la politica e l'amministrazione affinche' "si pongano regole nuove, umane e rispettose, che permettano una accoglienza ordinata". Rivedendo magari "accordi europei, leggi e regolamenti italiani, in modo da facilitare le pratiche per il riconoscimento dell'asilo politico o per chiedere un lavoro". A gestire l'accoglienza a Ravenna sara' la Caritas raccogliendo le disponibilita' dei fedeli, delle famiglie o di altri cittadini e stabilendo criteri di accoglienza. E un'occasione per conoscere meglio il fenomeno la da' la visita di venerdi' prossimo del Vicario Apostolico latino di Aleppo in Siria, fra Georges Abu Khazen. (fonte Dire)

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