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Cronaca Faenza

Già esaurita e in ristampa la storica figurina in onore del calciatore-partigiano Bruno Neri

In occasione dell’inaugurazione del nuovo stadio di Firenze fu l’unico atleta a non fare il saluto romano davanti ai gerarchi fascisti

Appena dato l’annuncio dell’uscita della figurina dedicata a Bruno Neri, sono gia’ tantissime le adesioni e le prenotazioni tanto che si lavora gia’ a una ristampa per il prossimo 25 aprile. Il primo a prenotarle e ad acquistarle il cugino di Bruno Neri, Bruno Scalini che abita a Casola Valsenio, figlio dell’ex Presidente del Tribunale di Ravenna e di Firenze, cugino di Bruno Neri, che ha telefonato emozionato e si e’ dichiarato entusiasta dell’iniziativa. Si sono gia’ fatti vivi anche numerosi fans club, mentre l’Anpi di Marzabotto che cura  le iniziative del 25 aprile di Montesole insieme a Radio Frequenza Appennino ha segnalato a piu’ riprese l’uscita della figurina e ha dedicato una giornata alla figura del calciatore partigiano Bruno Neri.

Chi era Bruno Neri? Bruno Neri è stato un ottimo calciatore, un uomo di grandi valori, un patriota. Prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, la sua carriera sportiva parte dalla città natale Faenza e prosegue con una breve apparizione al Livorno fino ai grandi club, la Fiorentina per 7 anni, il Torino per 3 anni, con un intermezzo alla Lucchese che nel 1936/37 militava in Serie A. Il periodo in Toscana è ricordato anche per le tre presenze in Nazionale.

Bruno Neri è celebre per una foto del 1931 in occasione dell’inaugurazione del nuovo stadio di Firenze, è l’unico calciatore a non fare il saluto romano davanti ai gerarchi fascisti. Neri non era particolarmente impegnato in politica, forse non era nemmeno troppo interessato, ma la sua passione per l’arte e la poesia ben poco poteva avere a che fare con un regime autoritario. La sua vicinanza agli ambienti anti fascisti lo portò a partecipare alla lotta partigiana, come vice comandante della Brigata Ravenna, la sua passione per il calcio seppe resistere anche ai dolori ed orrori della guerra, tanto che Neri prese parte al campionato di Alta Italia del 1944 con la maglia del “suo” Faenza. Bruno Neri è morto il 10 luglio 1944, durante uno scontro a fuoco con i nazisti, nei pressi dell’Eremo di Gamogna sull’Appennino.

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