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Cronaca Lugo

Escursioni e percorsi di salute: parte il progetto di valorizzazione del Canale dei Mulini

Inizia da un'azione di crowfunding il progetto “Canale dei Mulini Slow”, un'iniziativa che collega gran parte del territorio ravennate con itinerari storici e naturalistici

Ha preso il via a inizio giugno a Bizzuno, frazione di Lugo, il progetto “Canale dei Mulini Slow”, un’iniziativa che mira a valorizzare il territorio attraversato dal Canale dei Mulini, un percorso lungo ben 47 km che attraversa diversi comuni e tanti luoghi di natura e cultura che fanno parte anche della storia della Bassa Romagna.

Il progetto, in particolare, prevede di coinvolgere, con una campagna di crowdfunding, chi ha la passione della scoperta e delle escursioni a cielo aperto sulle due ruote o a piedi, in modo da rendere il Canale dei Mulini un itinerario individuabile e accessibile in modo chiaro da tutti, quasi come fosse un punto di approdo per il turista che ama la natura e l’esperienza. Il percorso sul Canale dei Mulini si snoda infatti tra aperte campagne, campi di grano, luoghi di natura e cultura che possono diventare un’opportunità turistica e di richiamo nel territorio. Allo stesso modo aziende agricole, agriturismi, hotel, ristoranti e fattorie didattiche possono rivelarsi interessate a partecipare al progetto, poiché il percorso diventerebbe di grande richiamo.

“Questo progetto – ha commentato Maria Pia Galletti - è un importante esempio di sinergia tra cittadini e tra interesse pubblico e privato perché consente di riscoprire e valorizzare tutto il territorio attraversato dal Canale dei Mulini, un territorio molto vasto che comprende, con i suoi 47 km, un’area davvero vasta. È davvero molto bello vedere cittadini, associazioni e diverse realtà locali impegnarsi per un progetto così ambizioso e concreto”.

“L’idea nasce a Bizzuno in pieno lockdown - dichiara Simonetta Zalambani, presidente della Consulta di Bizzuno -. Da sempre il nostro obiettivo è poter migliorare la qualità della vita e ci siamo resi conto che la relazione tra i parchi cittadini, i terreni agricoli e il corso d’acqua del Canale dei Mulini, che bagna anche Bizzuno, erano condizioni ambientali importanti a sostegno del benvivere, nonostante il periodo. Vogliamo far conoscere l’intero percorso come attrattore turistico per tutti coloro che amano vivere all’aria aperta, conoscendo meglio il nostro bellissimo territorio a passo lento, a piedi o in bicicletta, integrando anche la forte ospitalità e i sapori tipici dell’enogastronomia locale, oltre alla sua storia e alla fauna selvatica che ospita”.

L’obiettivo del progetto è raccogliere 3.500 euro per individuare il percorso, segnalarlo, mapparlo e renderlo accessibile in modo chiaro, realizzando supporti cartacei, video, GPS e sito per chi ama il turismo slow. Chi desidera partecipare può effettuare una donazione sulla piattaforma online Ideaginger. Per chi partecipa alla raccolta fondi sono previste alcune “ricompense” come proposte di escursioni e manuali. Lo scopo è realizzare un percorso di salute, ambiente e sport che mira a longevità, integrazione e sostegno del territorio.

L’asse principale del percorso collega Riolo Terme (Tebano) fino alla sponda del Reno in prossimità di Alfonsine con possibilità di sviluppi verso l’Imolese, il Faentino e fino al mare nel suo tratto conclusivo, integrandolo con l’asse del Reno fino ai lidi ravennati. Concepito nel ‘400, il canale alimentava le macine del mugnaio, in un territorio dove non esisteva ancora quella urbanizzazione che conosciamo oggi. Grazie ad un corso di formazione sulla raccolta fondi promosso e offerto da La Bcc ravennate, forlivese e imolese e tenuto da Ginger, anche le associazioni del Terzo Settore della zona hanno avuto l’occasione di comprendere come ideare e strutturare un crowdfunding per raccogliere fondi indispensabili per realizzare i loro progetti.

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