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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Insegnante libera l'ex alunno dall'estorsore: i Carabinieri inchiodano un 21enne

Vittima dell'episodio uno studente di 16 anni. L'insegnante, docente di lettere in una scuola media di Faenza, circa una settimana fa era stato interpellato dalla madre del ragazzino

Ha trovato la forza di confidarsi con il professore. Da tempo doveva fare i conti con le minacce di uno spacciatore, con il quale aveva contratto un debito di droga. La vicenda, attraverso il docente, è arrivata ai Carabinieri, che hanno avviato un’indagine terminata con l’arresto dell’estorsore. Vittima dell'episodio uno studente di 16 anni. L'insegnante, docente di lettere in una scuola media di Faenza, circa una settimana fa era stato interpellato dalla madre del ragazzino.

IL DEBITO - La donna aveva chiesto al professore di accompagnare il figlio ad Imola per consegnare 50 euro per saldare un “debito di droga” ad un individuo che già da parecchi mesi lo stava perseguitando, minacciandolo telefonicamente di ritorsioni. Il docente, che nel corso dell’anno scolastico in cui il 16enne era stato suo alunno aveva già raccolto le sue confidenze e soprattutto i timori riferiti a quelle “cattive amicizie” del passato, in più occasioni lo aveva tranquillizzato.

IL PROF - Nel periodo più difficile si era anche prestato ad accompagnarlo a casa terminate le lezioni, proprio per rassicurarlo dal rischio che qualcuno gli potesse fare del male, fino a giungere alla conclusione del percorso scolastico quando il 16enne, finita la terza media, ha cambiato scuola. Il suo persecutore, tuttavia, non ha mai smesso di farsi vivo con il minorenne, il quale negli ultimi tempi non sopportando più la situazione, aveva raccontato tutto alla madre.

MINACCE FREQUENTI - Quest'ultima, disposta a pagare quel debito per garantire l’incolumità del figlio, si è nuovamente confidato con il suo “vecchio” docente di lettere, chiedendo la sua collaborazione per risolvere quel problema che lo stava esasperando. Negli ultimi tempi le telefonate erano diventate ossessive ed estremamente minacciose poiché l’interlocutore, deciso più che mai ad ottenere il denaro in sospeso, aveva riferito al 16enne che prima o poi lo avrebbe trovato e gli avrebbe “sparato alle gambe” se non lo avesse pagato.

L'AIUTO - A quel punto l’insegnante, senza alcuna esitazione ed all’insaputa del ragazzino e della madre, si è presentato alla caserma dei Carabinieri di Faenza per segnalare la vicenda. Preso atto della gravità di quella segnalazione, gli uomini dell'Arma hanno convocato in caserma la vittima insieme alla madre. Dopo averlo tranquillizzato, hanno dato inizio ad una lunga e difficile opera di persuasione per convincerlo a “farsi aiutare”. Gli inquirenti hanno assistito “dal vivo” alle telefonate dell’estorsore che continuavano ad arrivare anche quando il minore si trovava in caserma.

LA TRAPPOLA - Quindi hanno opportunamente istruito il 16enne riguardo l’atteggiamento da assumere al telefono, suggerendo le repliche da rendere all’interlocutore e “pilotando” integralmente la trattativa con l’estorsore, che, dopo ripetuti ripensamenti e cambiamenti di programma si è convinto a presentarsi alla stazione ferroviaria di Faenza. L'appuntamento per riscuotere il denaro è stato fissato per sabato. I Carabinieri del Nucleo operativo manfredo si sono “camuffati” da viaggiatori con tanto di trolley e valigie per passare inosservati, posizionandosi in più punti della stazione.

LA CATTURA - In questo modo hanno cinturato tutta la zona senza perdere mai di vista la madre del 16enne, che si è offerta per la consegna del denaro. Il “blitz” è scattato nel momento in cui i carabinieri in borghese, che si sono appostati anche in prossimità dei binari, hanno assistito al passaggio della banconota da 50 euro dalle mani della donna a quelle di un altro giovane. La madre del minorenne si è allontanata, mentre gli uomini dell’arma hanno bloccato l'estorsore, un 21enne di Borgo Tossignano.

ARRESTI DOMICILIARI - L'indagato non è nuovo a vicende di natura estorsiva, visto che già da minorenne aveva commesso un reato analogo per il quale aveva scontato una misura cautelare. L'indagine è stata seguita dal pubblico ministero Daniele Barberini. Il giudice per le indagini preliminari Piervittorio Farinella ha convalidato l'arresto, disponendo la detenzione agli arresti domiciliari.

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