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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ex parcheggiatore abusivo trova lavoro grazie alla Madre Teresa

Grazie infatti alle lotte comuni intraprese con l’Associazione Madre Teresa Ravenna in difesa dei diritti degli immigrati Beks, che faceva il parcheggiatore abusivo in piazza Baracca, mesi fa ha trovato lavoro

Il senegalese Becaye Cisse, detto Beks, è stato l’asso della squadra albanese che sabato pomeriggio è scesa in campo contro la squadra romena nella partita organizzata per festeggiare insieme l’indipendenza dell’Albania e la festa nazionale della Romania. Beks ha segnato quattro gol per l’Albania che considera oggi il suo secondo Paese.

Grazie infatti alle lotte comuni intraprese con l’Associazione Madre Teresa Ravenna in difesa dei diritti degli immigrati Beks, che faceva il parcheggiatore abusivo in piazza Baracca, mesi fa ha trovato lavoro, ha avuto un permesso di soggiorno e considera la comunità albanese che lo ha aiutato come la sua seconda comunità. Ecco quindi che al senegalese è parso normale sabato pomeriggio scendere in campo con i suoi ‘fratelli’ albanesi.  

“Sono arrivato a Ravenna quasi tre anni fa. Parlo sei lingue: francese, inglese, italiano, wolof (la lingua senegalese), albanese e spagnolo. Ho fatto il parcheggiatore abusivo per un anno per disperazione. I ragazzi che lo fanno non hanno scelta, non hanno altro modo per mangiare e trovare i soldi per chiamare a casa. E’ sempre meglio che vendere droga o rubare - racconta Beks -. Avevo giurato a me stesso che se avessi avuto un permesso di soggiorno con la mia voglia di lavorare non avrei più fatto il parcheggiatore. Due anni fa la mia vita è cambiata. Oggi ho un permesso di soggiorno e un lavoro e mi auguro che altri ragazzi avranno la mia stessa occasione. Da allora combatto con l’Associazione Madre Teresa per i diritti degli stranieri. Sabato ho giocato per la mia seconda famiglia e sono contento di aver segnato i miei quattro gol”.

“Per me sabato è stata una doppia festa - spiega Arijon Abdyli, presidente dell’Associazione Madre Teresa Ravenna -. Prima di tutto perché abbiamo festeggiato l’indipendenza albanese insieme alla comunità romena, poi, cosa ancora più importante, perché ho visto in campo con la squadra albanese il mio fratello senegalese Beks che ha riscaldato l’atmosfera con i suoi quattro gol spettacolari. E’ stato bello vederlo giocare con anima e con passione con la maglia rossa dell’Albania, pensando alla sua situazione oggi e ricordando quando mi disse in piazza Baracca che se avesse avuto un permesso di soggiorno non avrebbe più fatto il parcheggiatore abusivo. Al di là degli Stati che festeggiano oggi i loro anniversari di indipendenza, questa deve essere l’occasione per ricordare che tutti gli stranieri senza permesso di soggiorno e senza lavoro non sono uomini liberi”.  
 

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