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Cronaca Faenza

Accoltellato e rapinato da un connazionale: gli aveva negato una birra ed una sigaretta

Un marocchino di 22 anni, domiciliato nel centro di Faenza, è stato arrestato con l'accusa di rapina aggravata, lesioni personali aggravate e porto illegale d'arma da taglio

Ha accoltellato un connazionale perchè non gli ha offerto una birra ed una sigaretta. Un marocchino di 22 anni, domiciliato nel centro di Faenza, è stato arrestato con l'accusa di rapina aggravata, lesioni personali aggravate e porto illegale d'arma da taglio. L'episodio si è consumato nel cuore della nottata tra lunedì e martedì in un bar, dove il malcapitato, 37 anni, è stato aggredito con un coltello con lama da 10 centimetri.

Nonostante la minaccia, il 37enne ha tentato di ribellarsi per guadagnare la fuga; tuttavia il suo aggressore senza esitazione gli ha inferto un primo fendente ferendolo al polso e subito dopo, con altri due "affondi", lo ha colpito al fianco ed all'addome, quindi si è impossessato del suo portafogli contenente pochi euro ed i documenti. La vittima, soccorsa dai sanitari del "118", ha fornito generiche informazioni del suo aggressore, che hanno permesso fin da subito ai Carabinieri di focalizzare le indagini su un marocchino già noto alle forze dell'ordine.

Il 22enne lo scorso maggio era stato denunciato dai Carabinieri di Brisighella per "porto illegale di un coltello". Raggiunta l'abitazione del "sospettato" che vive a Faenza insieme alla sorella, gli uomini dell'Arma lo hanno trovato ancora affannato e con gli indumenti sporchi di sangue. inoltre aveva delle escoriazioni alle braccia che ha giustificato con una caduta dalla bicicletta.

Attraverso fotosegnalamento il 37enne ha riconosciuto l'aggressore. I militari hanno perquisito l'abitazione del 22enne, senza tuttavia trovare nè il coltello nè il portafogli della vittima di cui sicuramente il marocchino si è disfatto prima di rincasare. Fortunatamente per il malcapitato, la ferita all'addome è risultata poco profonda ed il marocchino dopo un breve ricovero, è stato dimesso con prognosi di 10 giorni

L'arrestato invece, su ordine del sostituto procuratore Roberto Ceroni, è stato associato in carcere I Carabinieri della Compagnia di Faenza anche alla luce del grave fatto accaduto hanno dato inizio ad una serie di accertamenti su entrambi i marocchini coinvolti nella vicenda finalizzati a stabilire il possesso dei requisiti per la loro permanenza in Italia, essendo entrambi disoccupati e già noti alle forze dell'ordine.

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