E' ammonito, ma continua a perseguitare l'ex: preso dopo pedinamento
Un italiano di 39 anni, residente fuori regione, è stato arrestato mercoledì dagli agenti del Commissariato di Faenza con l'accusa di atti persecutori.
Ha seguito l'ex convivente mentre si stava recando al lavoro, ma è stato fermato dalla Polizia intervenuta su richiesta della donna. Un italiano di 39 anni, residente fuori regione, è stato arrestato mercoledì dagli agenti del Commissariato di Faenza con l'accusa di atti persecutori. L'uomo, pur essendo destinatario dell’ammonimento del Questore di Ravenna dopo la denuncia presentata dalla malcapitata, ha continuato a seguire l'ex. Già nei giorni scorsi la donna aveva segnalato la presenza dell'uomo a Faenza.
Mercoledì l'epilogo. La vittima ha chiesto l'intervento del 113 dopo essersi accorta di esser stata seguita dal 39enne mentre si recava al lavoro. L’operatore della centrale ha invitato la richiedente a proseguire la marcia, mentre una pattuglia di agenti in abiti civili ha raggiunto il posto di lavoro della vittima. Appena scesa dall'auto, l’ex convivente di corsa ha raggiunto il parcheggio, cercando di dirigersi verso di lei. A quel punto sono entrati in azione i poliziotti.
Lo stalker, sorpreso e vistosi scoperto, si è gettato a terra, riferendo di volere solo chiedere denaro alla donna. Al termine delle formalità di rito è stato arrestato. Proprio gli agenti del Commissariato di Faenza gli avevano recentemente notificato l’ammonimento del Questore di Ravenna per i comportamenti ossessivi e persecutori nei confronti della ex, con l’obbligo di rimpatrio verso il comune di residenza ed il divieto di tornare a Faenza per tre anni.
Anche nei giorni scorsi la vittima aveva già segnalato la presenza dell’uomo in città denunciando di essere stata vittima di due episodi di danneggiamento della propria auto e di continui avvistamenti dell’ex convivente nei pressi della abitazione e del luogo di lavoro. Il 39enne si trova ora in carcere. Questo ennesimo episodio di violenza contro le donne dimostra come la stretta collaborazione fra le vittime di atti persecutori e le forze di polizia possa portare a risultati concreti nell’assicurare alla giustizia gli “stalker”.
