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Cronaca Faenza

Faenza, Festa dei Diplomi all’Istituto "Oriani": una tradizione in stile college

Il culmine della mattinata è giunto con la consegna della pergamena e del tocco, il cappello che richiama il tradizionale copricapo dei college americani

In un’aula magna gremita, sabato mattina, la comunità scolastica dell’ITS ‘Oriani’, sotto la dirigenza di Fabio Gramellini, in collaborazione con il corpo docente della Scuola, ha rinnovato una ormai decennale tradizione per la grande festa della consegna dei diplomi. Gli studenti neo diplomati con la consegna della pergamena di Diploma, completano i loro studi superiori. La cerimonia è stata molto suggestiva, partecipata da una platea emozionata di studenti, insegnanti e famiglie, in attesa del momento più emozionante della matinée con il lancio del tocco. A dare valore, giusto e doveroso riconoscimento a studenti validissimi, premiandone lo studio e l’impegno e gioire per i loro risultati, sono state le più eminenti autorità civili, religiose e scolastiche della città.

Dopo i saluti del preside Gramellini, che ha accolto i ragazzi auspicando "successi da commisurare quotidianamente con due indicatori, il grado di soddisfazione in ciò che svolgeranno nel futuro e il grado di apprezzamento che genererà l’insieme delle relazioni con il mondo, per i quali non occorrerà tanto o non solo un diploma o un premio, quanto la certezza di aver generato intorno a sé stima e affetto", il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi pronuncia parole di esortazione ai giovanissimi a «sentirsi corresponsabili del bene comune» e a dare spazio "non solo ai risultati scolastici ma anche a quelli legati al mondo dei valori e della conoscenza, che è crescita personale e collettiva".

Consigliera delegata dalla presidenza della Provincia di Ravenna, Maria Luisa Martinez ricorda ai presenti che la festa, voluta anni fa con la propria dirigenza nell’Istituto fino al 2010, indica una "via verso il mondo degli adulti e grazie a tutto il personale della scuola i giovanissimi sono pronti, da soli, a veleggiare nel mondo". "Gli esami continua la Martinez – non finiscono mai, sono continui, come quelli della vita. La società ha bisogno delle conoscenze e delle competenze dei ragazzi, ma ha bisogno specialmente di persone vere che rispettano se stesse e gli altri. Per questo confida nella capacità di ognuno di creare inclusione, di proporre soluzioni per il futuro, puntando sui propri sogni, contando sugli altri ma soprattutto amando di più se stessi".

Giungono anche i saluti e gli auguri del vescovo diocesano Mario Toso, per il tramite delle parole del vescovo emerito Claudio Stagni, che invita i ragazzi a far tesoro della giovinezza, soprattutto per la "forza trainante nell’impegno e nella progettazione, nel guardarsi attorno e vedere ciò che è giusto, bello e necessario per noi e per gli altri". Particolari auguri sono stati formulati anche dalla dirigente dell’Ambito territoriale di Ravenna, Agostina Melucci e dall’Assessore all'Istruzione, Simona Sangiorgi. Non sono mancati anche quest’anno gli auspici del Capo Servizio della Rete Commerciale di Faenza Bcc ravennate, forlivese e imolese, Valerio Albonetti. Erano presenti anche Arianna Marchi, per la Fondazione Banca del Monte di Faenza; Gianandrea Facchini, Presidente dell’Ordine dei commercialisti della provincia ravennate; Daniele Ugolini, presidente del Collegio provinciale dei Geometri; Matteo Leoni, membro della presidenza della Cna territoriale ravennate; Jader Dardi, responsabile della Cna per l’Unione della Romagna faentina.

Il culmine della mattinata è giunto con la consegna della pergamena e del tocco, il cappello che richiama il tradizionale copricapo dei college americani, con una foto ricordo a quanti hanno superato la prova di maturità nella scorsa estate. Tutti insieme, alla fine della cerimonia, con il simbolico lancio del tocco, hanno fatto vibrare nella sala, emozionati, i segni di sincera gratitudine nei confronti dei loro insegnanti, che si sono dedicati nel corso del quinquennio alla armonizzazione di conoscenze, abilità e capacità sociali e metodologiche, in situazioni di lavoro e di studio per dar vita allo sviluppo professionale e personale di ognuno.
 

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