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Cronaca Faenza

Faenza investe sulla mobilità sostenibile: percorsi nelle 'strade scolastiche' e incentivi per chi va al lavoro in bici

L’amministrazione comunale sposa il Bike-to-Work della Regione che stanzia 340mila euro per Faenza e, con un altro progetto, mette in campo una ciclopista per il Quartiere Centro-Sud

Il Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile di Faenza, contempla, tra gli obiettivi che si è prefissato, la riduzione del traffico per abbattere l’inquinamento. Oltre ai piani regionali già approvati, il Pair 2020, Piano aria integrato regionale e il Per 2030, Piano energetico regionale, o quelli che stanno per essere varati, il Prit 2025, la Regione Emilia-Romagna, ha promosso e finanziato diverse iniziative per incentivare la mobilità sostenibile, promuovendo una maggior sicurezza per la circolazione ciclistica, per incentivare i trasferimenti casa-lavoro. In questo contesto, ad agosto, da viale Aldo Moro è stato approvato, anche per l’anno 2021, il progetto ‘Bike to work’. L’iniziativa prevede la copertura da parte della Regione per il 70% di progetti promossi dai comuni volti a sostenere la mobilità ‘dolce’, disincentivando l'uso di veicoli privati e al contempo, un incentivo per chi raggiunge i luoghi di lavoro in bicicletta interfacciandosi con il sistema del trasporto pubblico.

Tra gli enti che hanno deciso di sposare il progetto Bike to work c’è anche il Comune di Faenza per il quale la Regione ha previsto un trasferimento di risorse di oltre 340mila euro, per coprire iniziative in città per quasi 500mila euro, che dovranno essere impiegate in due azioni ben precise. Il primo è un finanziamento di 273.103 euro che coprirà una serie di interventi strutturali, nello specifico la realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali protetti nelle vicinanze degli istituti scolastici. L’intervento più consistente riguarda il rifacimento della passerella oggi in legno che mette in collegamento via Lapi con via Mura gioco del pallone. A questo lavoro si aggiungerà la realizzazione di una pista ciclopedonale che prenderà il via dalla passarella per arrivare allo Sferisterio, connettendosi poi con il tratto di marciapiede verso Porta Montanara.

Tra gli altri interventi da segnalare la realizzazione di un percorso pedonale protetto lungo corso Europa, dalla chiesa di Sant’Antonino fino a Porta delle Chiavi, in prossimità dell’Istituto Comprensivo Carchidio- Strocchi. La restante parte del contributo regionale, di 68.275 euro, prolungherà la parte di progetto, partito nel 2019, di incentivi ai dipendenti delle aziende del territorio che hanno aderito all’iniziativa. Ai dipendenti che raggiungeranno i luoghi di lavoro in bicicletta andranno 20 centesimi al chilometro per un massimo di 50 euro mensili. In città, una cinquantina le aziende che hanno aderito.

Gli amministratori hanno poi presentato un ulteriore investimento di 205mila euro per la realizzazione di una ciclovia nelle aree verdi di Parco Piani e Parco Ferrucci, nel Quartiere Centro-Sud, progetto approvato nella giunta di mercoledì. Nello specifico, la lunghezza complessiva dell’opera sarà di quasi un chilometro e andrà ad ampliare un percorso ciclo pedonale esistente, consentendo di migliorare il livello di sicurezza degli spostamenti ciclo-pedonali ‘casa-scuola’. Nel dettaglio la ciclovia prenderà il via all’interno del parco, all’altezza del chiosco di piadine in via Corbari, e attraverserà il parco Vespignani per trasferirsi al parco Ferrucci dove costeggerà la ferrovia poi l’area residenziale esistente per giungere nei pressi dell’ingresso della scuola Don Milani. L’opera favorirà soprattutto gli spostamenti dei bambini e delle famiglie che potranno usarla dalle loro abitazioni al plesso scolastico completamente in sicurezza.

La ciclovia, che si integrerà nell’area verde anche dal punto di vista visivo. I lavori contempleranno la realizzazione di oltre 100 metri di raccordi pedonali, un nuovo impianto di illuminazione, la segnaletica verticale e arredo urbano. Costo di questo intervento sarà di 208mila euro, con quasi 180mila euro finanziati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso il Decreto dedicato proprio alle ciclovie urbane per le città con più di 50mila abitanti e con il Pums già approvato.

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