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Cronaca Faenza

Lavoro nero, immigrazione clandestina e scarso igiene: blitz nei laboratori cinesi

Nel laboratorio di Faenza sono stati controllati sei cittadini cinesi, quattro donne e due uomini. Sono stati trovati quattro lavoratori "in nero". Una donna è risultata clandestina

Blitz congiunto di Polizia e Guardia di Faenza contro il lavoro nero e l'immigrazione clandestina. Nella serata di martedì una quindicina di agenti della Tenenza manfreda e del Commissariato di Polizia hanno effettuato diversi controlli in alcune imprese edili gestiti da cinesi. In particolare, a Solarolo nel mirino è finita un’azienda di confezioni di abbigliamento, il cui titolare, un cittadino cinese presente al momento del controllo, è risultato provvisto di regolare licenza.

Controllato anche un laboratorio tessile nella prima periferia di Faenza, anch’esso con regolare licenza. Nell’azienda di Solarolo sono stati controllati tre dipendenti di nazionalità cinese, due donne e un uomo che, al momento dell’ingresso delle forze dell'ordine, stavano lavorando, tutti titolari di regolare permesso di soggiorno; uno dei lavoratori inoltre è risultato “in nero”. Nel laboratorio di Faenza sono stati controllati sei cittadini cinesi, quattro donne e due uomini. Anche in questo caso sono stati trovati quattro lavoratori “in nero” dei quali una donna è risultata priva di documenti di identificazione e irregolare sul territorio nazionale.

Nel corso di quest’ultimo sopralluogo è stata riscontrata anche la presenza, sul retro del fabbricato, di due stanze adibite a dormitorio situate al piano seminterrato e di un’altra stanza adibita a cucina ed è stato rilevato uno stato di degrado igienico-sanitario in tutti i locali, oltre a prendere atto della mancanza di idonei strumenti di estinzione degli incendi.

Questa situazione è stata opportunamente segnalata al competente Ufficio Igiene dell'Ausl e al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dal personale operante della Polizia di Stato, mentre la donna in stato di clandestinità è stata portata in Commissariato: a suo carico è stata avviata la procedura per l’accompagnamento ad un Centro di Identificazione per il successivo rimpatrio in Cina.

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