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Cronaca Faenza

Faenza in lutto per la morte di don Italo, il prete degli ultimi

Si è spento all'età di 85 anni don Italo Cavagnini, cappellano della cattedrale di Faenza e noto per le sue attività a favore dei più bisognosi.

Si è spento all’età di 85 anni don Italo Cavagnini, cappellano della cattedrale di Faenza e noto per le sue attività a favore dei più bisognosi. Appresa la notizia della morte di don Italo, già sacrista e cappellano della cattedrale di Faenza, amato e stimato da tutta la comunità, il sindaco Giovanni Malpezzi ha inviato una lettera di cordoglio al vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana, mons. Claudio Stagni, e ai familiari del sacerdote, originario di S. Faustino di Bione (Brescia), dove era nato nel 1926.

Don Cavagnini era giunto a Faenza nel ’46, quale collaboratore di mons. Carlo Baronio all’istituto “Figli del Popolo”, aperto nella parrocchia di Sant’Ippolito, dove è stato poi cappellano.

“Il suo prodigarsi per i giovani, in particolare, e non senza difficoltà – afferma Malpezzi –, si è concretizzato in molte iniziative, dalle feste di Carnevale e della Segavecchia alle manifestazioni canore e musicali, quali il Pavone d’oro, da lui inventato nel ’69, proseguito fino al ’77, quindi sospeso e ripreso dal ’90 ai nostri giorni, poi il Cantagiro dei Piccoli, Rock Night, Musica sotto la Torre ed altre ancora”.

Anche per questo, nel 1996 l’Amministrazione comunale manfreda gli ha conferito la cittadinanza onoraria e, su proposta dell’apposito comitato, l’onorificienza di Faentino sotto la Torre.
“È stata davvero grande – conclude il primo cittadino di Faenza – la testimonianza umana e cristiana di don Italo, in particolarte a favore dei giovani e del loro desiderio di esprimersi e comunicare attraverso la musica, peraltro ben sintetizzato dal suo motto: ‘Chi canta prega due volte, chi suona di sicuro va in Paradiso’ ”.
 

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