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Cronaca Faenza

Faenza, Piano Sosta sotto la lente d'ingrandimento: "Disagi con il maltempo"

Maltempo e difficoltà nel trovare parcheggi a Faenza, soprattutto dopo le 17. Il comitato "No Piano Sosta" prende carta e penna per illustrare all'amministrazione comunale "idee costruttive per la nostra comunità"

Maltempo e difficoltà nel trovare parcheggi a Faenza, soprattutto dopo le 17. Il comitato "No Piano Sosta" prende carta e penna per illustrare all'amministrazione comunale "idee costruttive per la nostra comunità". "La pacchia è finita - viene evidenziato dal comitato -. Già alcune avvisaglie ci erano state nelle scorse settimane quando a partire dalle 18,30 con il piano sosta disattivo, per i residenti abbonati che rientravano dopo tale ora diventava più difficoltoso trovare uno stallo libero".

A fine agosto sono stati venduti 1.650 pass per residenti (di cui 75 gratuiti per disabili) e 220 abbonamenti ordinari. "Se le autovetture dei residenti nel 2010 parcheggiate nella zona interessate al piano sosta erano 2.236 e ora sono 1.650, dove sono finite le 586 auto mancanti? - si chiedono dal Comitato -.  Le auto dei cosidetti non residenti in sosta permanente che nel 2010 erano 198 oggi con il piano sosta sono diventate con l'abbonamento ordinario 220 quindi sono aumentate, e allora uno degli scopi di questo piano sosta è venuto meno?".

"Chissà se l'ondata degli abbonamenti residenti e ordinari è finita, anche perchè i posti complessivi per la sosta per abbonati residenti e ordinari sono stati stimati dal comune in 1.962, quindi ce ne sono rimasti liberi circa 100", osservano i contrari al piano parcheggi della giunta del sindaco Giovanni Malpezzi.

Da comitato illustrano che "al momento la sosta breve è utilizzata prevalentemente negli stalli ad alta tariffazione anche se i parcheggi permangono sottoutilizzati. Vedremo se ci sarà veramente il turnover della sosta breve da adesso in poi con l'arrivo del maltempo. Viste queste premesse appare al momento difficile che il comune riuscirà ad ottenere i risultati economici e non solo che si prefiggeva con questo piano sosta; certo ora ci resta solo che riflettere perchè purtroppo per almeno 5 anni, ma è quasi scontato per almeno 10 questo piano sosta ce lo dobbiamo tenere".

Secondo il comitato, "ci vuole una rivisitazione profonda condivisa con i cittadini e tutte le parti politiche ed economiche prima che sia troppo tardi. Purtroppo tutta l'analisi è stata sbagliata sin dall'inizio, non si sono studiati gli impatti, gli stessi dati che si raccolgono adesso con i terminalini degli ausiliari di Movs si potevano raccogliere prima di studiare il piano, quindi l'approccio "prima proviamo poi correggiamo" non è corretto, anche perchè in questo momento di crisi economica non ci possiamo permettere questi errori".

Questi, secondo il comitato, i punti deboli del piano elaborato dall'amministrazione comunale: "meno posti per i residenti abbonati, perchè se tutti fanno l'abbonamento non ci sono i posti sufficienti; costi troppo elevati per la tariffazione breve e conseguente penalizzazione delle attività del centro storico; obiettivi di redditività pianificata dal comune non raggiungibili perchè l'introito prevalente sono gli incassi dalla sosta breve; variazioni della viabilità penalizzanti".

Per il comitato il Piano Sosta non è altro che "solo un costo per tutta la comunità e nessun valore aggiunto per il centro storico". Il comitato, inoltre, intende conoscere come saranno investiti o utilizzati gli eventuali proventi dal pagamento degli automobilisti per parcheggiare negli stalli blu.

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