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Cronaca Faenza

Faenza, presentato il nuovo corso per tecnici specializzati in materiali compositi

A oggi 19 sono gli studenti che si formeranno al termine delle 800 ore previste, di cui 464 di lezione e laboratorio, 16 di project work e 320 di stage nelle aziende

A Palazzo Manfredi di Faenza, giovedì mattina, è stato presentato il nuovo corso IFTS, istruzione e formazione tecnica superiore, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, per ‘Tecnico di industrializzazione del prodotto e del processo specializzato in materiali compositi’, una particolare figura professionale che negli ultimi anni è fortemente richiesta in diversi settori produttivi, dal motorsport all’automotive alla nautica passando per la componentistica aerospaziale. 

Il corso è diviso tra due sedi; a Faenza, presso il Dipartimento di Chimica industriale, per la presenza nel territorio di importanti realtà legate ai materiali compositi che ne fanno ‘Distretto del carbonio’ e a Forlì nel Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università. 

Il percorso formativo, che è partito a fine 2021, è stato preceduto da una fase di selezione. Ben 108 sono state le candidature delle quali 63 sono state ritenute valide per il possesso dei requisiti richiesti. In 27 hanno poi partecipato alle selezioni. Ad oggi 19 sono gli studenti che si formeranno al termine delle 800 ore previste, di cui 464 di lezione e laboratorio, 16 di project work e 320 di stage nelle aziende che hanno aderito. Il corso è rivolto a candidati in possesso del diploma di istruzione superiore, del diploma conseguito il quarto anno presso un Istituto di Formazione Professionale e ai liceali ammessi al quinto anno. Gli iscritti impareranno a pianificare attività di sviluppo, design e realizzazione di componenti e sistemi, il monitoraggio e la verifica delle funzionalità delle strutture realizzate in materiali avanzati e la riparazione e installazione delle strutture, inserendosi in differenti contesti aziendali specialistici. Ad accompagnare gli studenti del Corso, quattro docenti provenienti dalla Scuderia Alpha Tauri, tre dalla Blacks e due da Bucci composites che saranno affiancati da personale universitario, dell’ITIP Bucci e altri provenienti dall'Istituto italiano della Saldatura, che svolgeranno 20 ore di approfondimento sul tema degli ‘Incollaggi’ e 20 ore sulle ‘Giunzioni di componenti in materiali compositi’; a questi si aggiungerà un laboratorio sul ‘Controllo della qualità del prodotto finito’. 

“Il corso IFTS che presentiamo oggi -ha detto il sindaco Massimo Isola-, che affianca quello legato alla ceramica, ha un alto valore formativo per Faenza. Si tratta di uno strumento di grande importanza per i territori che crea una importante connessione tra il mondo educativo e quello del lavoro, coniugando il settore pubblico con quello privato. Se da un lato con gli IFTS intercettano le attitudini degli studenti al termine del percorso delle scuole superiori, permettendo di acquisire esperienze tecniche per entrare nel mondo produttivo, dall’altro lo strumento aiuta il mondo del lavoro a trovare risorse umane. L’ecosistema della nostra città, fatto di importanti aziende e università, necessitava questo tipo di formazione, uno strumento agile che permette il coinvolgimento del privato. Sono convito che l’IFTS in materiali compositi aiuterà il nostro sistema produttivo e l’occupazione, in un settore, quello del carbonio, in forte espansione”.

“Sin dai primi mesi di questa amministrazione -ha spiegato il vicesindaco con delega alle attività produttive Andrea Fabbri- si è lavorato sulla formazione per mettere attorno a un tavolo di lavoro i protagonisti del Distretto del carbonio. L’IFTS per tecnico in materiali compositi è un passaggio importante. A Faenza è infatti presente una filiera dei materiali compositi ampia e larga, che va dalle aziende alla formazione passando dalla ricerca. Il nostro compito è quello di fare sintesi e questo risultato oggi non sarebbe arrivato se non si fosse lavorato con tutti gli attori coinvolti. Ritengo che per permettere una importante crescita delle aziende del Distretto la formazione sia alla base dello sviluppo. L’IFTS, in questo senso è un primo e fondamentale tassello anche se dovrà essere integrato con altri segmenti della formazione per dare continuità e forza. Oggi uno dei grandi problemi post-pandemia è la scarsità di risorse umane adeguatamente formate; è per questo che è necessario lavorare in forte sinergia tra politica, istituzione e aziende”.

“Per quanto riguarda l’annualità 2021-22 -ha invece spiegato Manuela Rontini, consigliera regionale e presidente della commissione Politiche economiche- in Emilia-Romagna sono stati finanziati, con quasi 8 milioni di euro dal Fondo sociale europeo, 63 percorsi IFTS. Questo che presentiamo oggi, sui materiali compositi e il carbonio, ha ottenuto il quinto punteggio regionale ed è finanziato con più di 122mila euro. Un bellissimo risultato, frutto della collaborazione tra Istituzioni e aziende private, che si sono messe assieme per rendere ancora più competitivo il nostro territorio. Un tassello importante dell’Emilia-Romagna, regione della conoscenza e dei saperi, che siamo impegnati a consolidare, anche attraverso le risorse della nuova Programmazione europea che abbiamo già approvato in Aula, e del Pnrr che punta sugli ITS per formare competenze in grado di accompagnare il nostro tessuto imprenditoriale nella trasformazione ecologica e digitale”.

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