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Cronaca Faenza

Faenza, il Wwf esce da Oplà: "Totale indifferenza da parte del Comune"

Martedì mattina il Wwf Faenza ha inviato al Comune una comunicazione formale sul ritiro della proposta “Bat box e nidi” presentata dall'Associazione nell'ambito di Oplà

Martedì mattina il Wwf Faenza ha inviato al Comune una comunicazione formale sul ritiro della proposta “Bat box e nidi” presentata dall'Associazione nell'ambito di Oplà. L'associazione, spiega il presidente Giorgio Tramonti, "ha preso tale decisione dopo aver letto il parere della Giunta comunale che dispone di limitare l'intervento al “primo stralcio di importo massimo di 2.500 euro, in relazione alla verifica dell’efficacia del metodo dal momento che ci sono studi in senso contrario”".

"La Giunta comunale fa dell'uso oculato delle risorse il pretesto per demolire la fattibilità del progetto, dimostrando totale indifferenza per i suoi contenuti ambientali e culturali - sostiene Tramonti -. Inoltre l'affermazione pregiudiziale sull'esistenza di studi contrari all'intervento proposto dal Wwf non è supportata da fonti documentali e rimane a livello di banale chiacchiericcio. Con “Bat box e nidi”, il Wwf ha proposto  l'applicazione di un progetto che agisce sulla riduzione di insetticidi, tutela della biodiversità, educazione ambientale, qualità abitativa delle città, in cui “l'azione anti zanzare” di pipistrelli e uccelli insettivori costituisce  solo la parte “utilitaristica”".

"La proposta del Wwf Faenza deriva da un progetto che in Italia è stato messo a punto dal Museo di Scienze naturali di Firenze e che viene adottato già da anni in centinaia di Comuni, in Parchi Regionali e Nazionali; senza contare la miriade di esperienze all'estero - continua il presidente dell'associazione -. Per tali ragioni non è accettabile che una proposta così articolata venga brutalmente sminuita nei contenuti e a livello applicativo. La Giunta usa la “verifica dell'efficacia del metodo” per parcellizzare ai minimi termini l'intervento fino a rendere insignificante la sua azione e quindi lo stesso monitoraggio sulla presenza di pipistrelli nelle bat box".

"Il progetto - illustra Tramonti - coinvolge esseri viventi e lo sforzo, anche ai fini pratici di un contributo alla lotta biologica contro le zanzare, è quello di favorire le condizioni ambientali per un loro ripopolamento. I pipistrelli non sono equiparabili a spray anti zanzara pronto uso e neppure a degli  elettrodomestici collaudabili tramite test da laboratorio su singoli pezzi. “Un' alleanza” con i pipistrelli e altre specie utili nella lotta anti zanzare, la si costruisce in tempi più lunghi e con mezzi adeguati. Il Wwf Faenza continuerà a promuovere il progetto rivolgendosi direttamente ai cittadini e  superando l'indifferenza di questa Amministrazione comunale".

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