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Cronaca

Farmaci dopanti, si estende l'inchiesta della Squadra Mobile: nuovi sequestri e denunce

Gli sviluppi investigativi, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Barberini, hanno portato all’individuazione di altri soggetti

Indagine antidoping degli agenti della sezione Antidroga della Squadra Mobile di Ravenna. L'attività è iniziata il 25 marzo scorso con l'arresto di un body builder professionista di 29 anni, residente nel ravennate, con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e commercio di sostanze farmacologicamente o biologicamente attive. Nel corso della perquisizione domiciliare gli investigatori hanno rinvenuto un importante quantitativo di sostanze dopanti, che il giovane deteneva illegalmente per commercio, nonché di sostanze previste nelle tabelle degli stupefacenti secondo il Dpr 309/90.

Gli sviluppi investigativi, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Barberini, hanno portato all’individuazione di altri soggetti, ritenuti coinvolti nel “giro” delle sostanze dopanti in qualità di acquirenti o fornitori dell’arrestato. Si tratta di individui inseriti nell’orbita delle palestre. In base agli elementi acquisiti, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati un 50enne di Como, un 26enne della provincia di Udine ed un 40enne, con precedenti specifici, residente nel vicentino, per detenzione illegale per commercio di sostanze dopanti e stupefacenti.

Giovedì la Polizia ha effettuato delle perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, nelle località di residenza, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Como, Udine e Vicenza. Tutti gli indagati sono stati trovati in possesso di sostanze proibite dalla legge, seppur in quantitativi non elevati, in particolare (levotiroxina, stanozololo, testosterone, boldenone, sprionolattone, clomifene e mesterolone). A carico di uno di loro sono state sequestrate anche alcune fiale di nandrolone.

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