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Cronaca

"Farmacia nazista", parlano le vittime dell'attacco no vax: "Il nemico è il virus, non chi lo combatte"

Un attacco che il direttore responsabile dell'omonimo banco dei farmaci, Giovanni Boattini, respinge al mittente

"Farmacia nazista". Con vernice rosso sangue nella nottata tra martedì e mercoledì era stato vandalizzato l'ingresso della Farmacia Boattini a Coccolia, lungo la via Ravegnana tra Forlì e Ravenna. Un attacco che il direttore responsabile dell'omonimo banco dei farmaci, Giovanni Boattini, respinge al mittente. "Da quasi due anni siamo in prima linea contro la pandemia - ricorda Boattini -. Quando i numeri verdi non rispondevano per eccesso di chiamate e i medici invitavano i malati a restare a casa noi farmacisti siamo sempre stati presenti, rischiando personalmente per fornire farmaci, informazioni e anche supporto personale a chiunque lo chiedesse trovandosi disorientato e in difficoltà".

Non si esclude che dietro l'ennesima incursione via la medesima mano che ha colpito lo scorso weekend nel Forlivese nelle sedi di Cgil, Cisl e Uil, ancor prima nelle scuole elementari del Forlivese, nella sede di TeleRomagna a Cesena e alcune settimane fa in occasione la conferenza pubblica del virologo Roberto Burioni e nei centri vaccinali, senza contare le innumerevoli scritte stradali sparsi su sottopassi e cavalcavia. Per gli episodi locali sono in corso serrate indagini di Carabinieri e Digos della Questura, che si stanno avvalendo anche dei sistemi di videosorveglianza. Il nuovo imbrattamento è stato nel frattempo cancellato: "Respingiamo con forza ogni accusa di farmacia fascista, il nemico è il virus, non chi lo combatte", concludono i farmacisti della farmacia Boattini.

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