Femminicidi, ad Alfonsine una serata per dire 'no' alla violenza sulle donne
"L’obiettivo è allora quello di puntare su attività di supporto, prevenzione ed educazione, in modo da poter creare un clima di rispetto condiviso da tutti", riferisce la consigliera pentastellata di Alfonsine, Maria Cimino
Non si può restare immobili di fronte ai numerosi e continui casi di violenza sulle donne. Nasce proprio da questa esigenza di fare qualcosa per prevenire nuovi terribili casi la serata di venerdì organizzata dal Movimento 5 Stelle insieme al Comune di Alfonsine che si terrà all'interno del cinema Gulliver, dal titolo "Non importa la domanda, la violenza non è la risposta".
"In Italia sono state 142 le vittime del fenomeno in Italia una ogni 3 giorni secondo il rapporto Eures il 78% delle donne assassinate è stato ucciso tra le mura domestiche, principalmente da compagni o ex partner, già denunciati dalle vittime nel 28% dei casi - riferisce la consigliera pentastellata di Alfonsine Maria Cimino - A preoccupare, oltre ai numeri, sono gli stereotipi, analizzati dall’Istat in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: le persone intervistate hanno trovato giustificazioni a diverse tipologie di soprusi, da quelli fisici a quelli sessuali, dimostrando che la cultura nazionale è ancora in parte legata a idee stereotipate che vedono la donna in una posizione inferiore rispetto all’uomo e non le riconoscono intelligenza, libertà e valore".
"L’obiettivo è allora quello di puntare su attività di supporto, prevenzione ed educazione, in modo da poter creare un clima di rispetto condiviso da tutti. Passo dopo passo - continua Cimino - anche grazie alla diffusione della consapevolezza data delle statistiche sul femminicidio in Italia, le azioni in difesa delle donne si stanno rafforzando, con l’intento di contrastare in maniera sempre più energica le violenze verso il genere femminile. Un primo strumento utile è quello dei Centri antiviolenza, a cui le vittime di abusi possono rivolgersi in cerca di supporto psicologico attivo; ad Alfonsine abbiamo Demetra che ha aperto uno sportello ed è attivo H24,è compito delle operatrici, infatti, ascoltare e raccogliere le testimonianze sia telefoniche sia in presenza, accompagnare nella fase di denuncia e mettere in sicurezza le donne che si rivolgono alla loro professionalità ed esperienza. Quello della denuncia è un momento delicato, ma necessario, che può davvero salvare la vita: farsi aiutare da un centro può contribuire all’efficacia di questo gesto".
"La lotta al femminicidio in Italia, tuttavia, non può essere affidata solo alle donne. Il cambiamento dev’essere condiviso da tutta la società. Per questo la cultura è un veicolo fondamentale di contrasto: scuola, educazione familiare, istituzioni e media hanno il compito di veicolare il messaggio che la parità non è una conquista bensì un diritto umano e che il femminicidio non ha giustificazioni o moventi passionali né può trovare alibi di nessun tipo. Emblematica in questo senso è la campagna “Questo non è amore” della Polizia di Stato, ideata per invitare le vittime a denunciare le violenze prima che sia troppo tardi. L’attenzione tuttavia - conclude la consigliera del M5S - va spostata anche verso gli uomini: una vera prevenzione, infatti, non può limitarsi ad educare chi ha subito soprusi, ma deve necessariamente agire su chi compie qualsiasi gesto che ne lede la libertà e la vita, mascherando paradossalmente il femminicidio con l’amore".