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Primo Maggio, la Festa dei Lavoratori torna ai giardini pubblici, i sindacati: "Ricostruire un senso di comunità"

Il sindaco de Pascale ha detto: "E' bello tornare  a festeggiare il Primo Maggio ai giardini pubblici, anche se chiamarla festa per il periodo che viviamo a livello mondiale è difficile"

Concerti, animazione e momenti di riflessione hanno scandito il Primo Maggio a Ravenna. La festa dei lavoratori, organizzata da Cgil Cisl e Uil, quest’anno è stata accompagnata dal messaggio “Al lavoro per la pace”. Al centro degli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali l’occupazione, la difesa del potere d’acquisto di salari e pensioni, la salute e sicurezza sul lavoro oltre alla necessità di fermare la guerra in Ucraina.

Dopo due anni di assenza, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, la festa provinciale è tornata nella cornice dei giardini pubblici di viale Santi Baldini. Non è mancata la tradizionale distribuzione del garofano, il mercato del riuso. E' intervenuto a nome di Cgil, Cisl, Uil, Massimo Bussandri, segretario Cgil Emilia Romagna. "Venivamo da un periodo problematico - ha affermato sul palco - la ripresa era legata alla necessità di rimettere al centro il lavoro, un lavoro più sicuro, piu stabile e con più qualità. Poi è scoppiata la guerra, con conseguenze tragiche per il popolo ucraino, ma anche per noi dal punto di vista socio-economico. La ricetta migliore è ricostruire un senso di comunità, ritroviamo il concetto di bene comune". (Foto Argnani)

primo maggio sindacati ravenna-2

Il sindaco de Pascale ha detto: "E' bello tornare  a festeggiare il primo maggio ai giardini pubblici, anche se chiamarla festa per il periodo che viviamo a livello mondiale è difficile. La guerra in Ucraina sta facendo vivere momenti tragici agli ucraini, e sarà molto difficile la ricostruzione nei prossimi anni. Ma risvoliti tragici ci sono anche per i lavoratori del nostro paese, è cruciale il tema della sicurezza sul lavoro, l'anello più debole è sempre il lavoro, abbiamo cercato di intensificare i controlli. Con il boom dell'edilizia il lavoro aumenta e si rischia di abbassare l'attenzione sulla sicurezza. Poi c'è il tema dei salari, per alcune famiglie è diventato impossibile il sostentamento a causa dell'aumento dei costi energetici. Il governo deve dare una risposta".

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