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Fino a 2000 euro a palestre, discoteche, bar e ristoranti colpiti dalla crisi da Covid

L’importo del contributo sarà differenziato a seconda del maggior impatto creato dallo stesso decreto e, pertanto, sono state disposte due fasce di destinatari: la “A” e la “B”

E' possibile, a partire da mercoledì 16 dicembre e fino a domenica 27 dicembre, fare domanda per accedere al contributo a fondo perduto che il Comune di Ravenna ha messo a disposizione a favore delle imprese che si sono trovate a dover gestire una situazione di grave difficoltà economica e finanziaria a causa della pandemia del Covid-19, con forti ripercussioni sulla loro redditività.

In riferimento al precedente bando, di novembre scorso, nel quale il Comune ha messo a disposizione un milione di euro, sono pervenute 295 domande da parte di imprese con attività sospese o parzialmente sospese a seguito del dpcm del 24 ottobre 2020 e si è proceduto a impegnare quasi 400mila euro. Per i prossimi 10 giorni si apre la possibilità di accedere agli ulteriori 600mila euro. Il bando è consultabile a questo link.

“Con il perdurare di questa difficile situazione sanitaria ed economica – afferma l’assessore alle attività produttive Massimo Cameliani – la possibilità di poter accedere a questa misura straordinaria assume una valenza significativa per le tante imprese che, pur con determinazione e coraggio, stanno risentendo della crisi. L’amministrazione comunale con questo strumento e con gli altri che abbiamo già messo in campo intende sostenere il nostro tessuto economico e non solo. Infatti, fino ad ora il sostegno è di circa 7 milioni di euro. In particolare ricordo le diverse forme di agevolazione legate al pagamento di tasse e imposte, i contributi alle realtà culturali e sportive e nei confronti delle varie categorie imprenditoriali”.

Il contributo sarà riconosciuto esclusivamente alle imprese operanti nel territorio comunale, iscritte alla Camera di commercio, con partita Iva attiva alla data del 25 ottobre, giorno successivo all’emanazione del decreto del governo che ha previsto misure restrittive nella lotta al coronavirus, chiudendo o limitando lo svolgimento di attività produttive ed economiche. L’importo del contributo sarà differenziato a seconda del maggior impatto creato dallo stesso decreto e, pertanto, sono state disposte due fasce di destinatari: la “A” e la “B”.

Nella fascia A rientrano le imprese costrette alla totale chiusura (parchi di divertimento e tematici, palestre, piscine, impianti sportivi polivalenti, attività di club sportivi, servizi di centri per il benessere fisico, stabilimenti termali, altre attività di intrattenimento e di divertimento, cinema, teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche, attività di noleggio, con o senza operatore, di strutture e attrezzature per manifestazioni e spettacoli; altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche; discoteche, sale da ballo night-club e simili; organizzazione di convegni e fiere). A queste attività spetterà un contributo pari a 2.000 euro.

Nella fascia B rientrano quelle imprese non soggette a totale chiusura ma che hanno comunque subìto una riduzione degli introiti superiore al 25% nel periodo compreso tra le due settimane precedenti l’entrata in vigore del decreto (dal 12 al 25 ottobre compresi) e le due settimane successive (dal 26 ottobre all’8 novembre compresi). Sono inserite in questa fascia le attività di ristorazione con e senza somministrazione, con preparazione cibi da asporto, connesse alle aziende agricole, gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina. Il contributo previsto in questo caso è di 1200 euro.

Le somme saranno erogate sulla base di apposita autodichiarazione. Il totale del sostegno non potrà eccedere la spesa massima complessiva di 600mila euro, pertanto, nel caso in cui il numero degli aventi diritto dovesse comportare il superamento di tale somma, gli importi relativi alla fascia B saranno riparametrati. Sono previsti controlli a campione per la verifica del possesso dei requisiti dichiarati.

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