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Cronaca

Fondazione Cassa di risparmio: erogati 70 milioni in 9 anni per lo sviluppo del territorio

E' stato approvato il bilancio della Fondazione Cassa di risparmio di Ravenna relativo all'esercizio 2016. La Fondazione ha dato crescente impulso a iniziative di socialità per far fronte ai bisogni delle categorie più in difficoltà

E’ stato approvato all’unanimità il bilancio della Fondazione Cassa di risparmio di Ravenna relativo all’esercizio 2016. La Fondazione ha dato crescente impulso a iniziative di socialità, per far fronte alle nuove emergenze sociali ed ai bisogni delle categorie più in difficoltà. Nel 2016 la Fondazione ha finanziato ben 445 progetti e, compresi gli accantonamenti di legge a favore del Fondo Regionale per il Volontariato e la partecipazione al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, ha erogato 4.951.616 euro, in crescita rispetto al 2015.

“Con gli interventi realizzati in questi anni – ha dichiarato il presidente Ernesto Giuseppe Alfieri – nei vari campi della promozione sociale, educativa e culturale, la Fondazione Cassa di risparmio di Ravenna ha incrementato le buone pratiche di educazione alla legalità e ai valori della convivenza civile; nell’ottica di una attiva sussidiarietà, ha aggiunto un “valore” di maggiore civiltà per la crescita del nostro territorio”. Il bilancio per il 2016, redatto secondo i consueti criteri di sana e prudente gestione, ha perseguito, come richiesto dai nuovi accordi tra Acri e Ministero dell’economia e delle finanze, il consolidamento patrimoniale e ha dovuto necessariamente tenere conto delle previsioni contenute nella legge di stabilità per il 2015, comportante per le Fondazioni di origine bancaria un fortissimo incremento della tassazione sui dividendi percepiti in corso d’esercizio. Ciò ha comportato per la Fondazione maggiori oneri fiscali per circa 1,7 milioni di euro. Anche l’ammontare complessivo delle erogazioni per il 2016 è stato quindi inevitabilmente, fortemente, condizionato dalle decisioni relative alla tassazione sui proventi delle Fondazioni. La Fondazione riesce a confermare i suoi interventi grazie ai costanti dividendi, erogati continuativamente da 23 anni, rivenienti dalla partecipazione nella Cassa di Risparmio di Ravenna Spa, con la quale costituisce un originale circuito virtuoso: il presidente Alfieri ha pertanto espresso un vivo ringraziamento al presidente del Gruppo Cassa Spa, Antonio Patuelli e al direttore generale, Nicola Sbrizzi.

La Fondazione nel 2016 ha erogato risorse economiche indispensabili per l’Università, per le strumentazioni socio-sanitarie, gli adeguamenti informatici delle scuole, per il turismo e l’arte e soprattutto per le categorie più svantaggiate e ”invisibili” per la crisi. Nel 2016 sono altresì proseguiti, affidati ad imprese locali, i lavori per il restauro di Palazzo Guiccioli che ospiterà il Museo del poeta Lord George Byron e il Museo del Risorgimento. E’ stato anche incrementato l’utilizzo culturale e didattico del proprio complesso dei Chiostri Francescani con iniziative di carattere nazionale come il Festival “Dante2021”, che riscuote un crescente successo, e le attività promosse, tra gli altri, dall’Associazione Bancaria Italiana. Nel settore della Salute Pubblica di rilievo gli interventi per la medicina preventiva e riabilitativa, in particolare, con l’acquisizione per l’Unità Operativa di Radiologia Vascolare per l’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna di innovativa strumentazione angiografica. Intensificati anche gli interventi per il settore assistenza anziani e categorie disagiate, come il sostegno alla benemerita Opera di Santa Teresa, all’attività della mensa dei poveri di “San Rocco” e al sostegno alle aziende per i servizi alla persona della nostra provincia. Forte accoglienza per il progetto di contribuzione sugli interessi su mutui ipotecari agevolati della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa e della Banca di Imola Spa, a favore delle giovani coppie per l’acquisto della prima abitazione. Per il settore del volontariato, filantropia e beneficenza è proseguito l’impegno per l’integrazione sociale e lavorativa delle categorie maggiormente in difficoltà. Per l’educazione e istruzione strategico l’apporto che la Fondazione ha fornito, già da alcuni anni, a tantissimi plessi scolastici per ammodernarsi tecnologicamente. Il supporto dato alla Fondazione Flaminia per il sostegno al disegno strategico di sviluppo del Campus Universitario Ravennate, Polo dell’Ateneo Bolognese che accoglie oltre 3.500 studenti, ha garantito adeguate condizioni di studio e servizi all’avanguardia. Il settore poi dell’arte, attività e beni culturali rimane per la Fondazione area di grande rilievo, un elemento indispensabile per lo sviluppo di una efficace politica di promozione del territorio. Continuo è il sostegno ad Istituzioni quali, tra le altre, RavennAntica, la Fondazione Ravenna Manifestazioni, con l’apprezzatissimo Ravenna Festival, Istituzione Biblioteca Classense, la Fondazione Museo delle Ceramiche di Faenza. Fra gli “altri settori” la Fondazione ha incrementato le iniziative di promozione della buona pratica sportiva, con appositi percorsi per le disabilità, ha favorito lo sviluppo locale, la ricerca scientifica e tecnologica, il settore prevenzione e recupero tossicodipendenze.

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