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Cronaca

Fondazione del Monte: 160 milioni di euro di risorse stanziate dal 2005

Il resoconto del mandato 2005-2015 è stato illustrato dal Presidente Cammelli nel corso di un incontro pubblico che si è tenuto giovedì a Bologna nell’Oratorio di San Filippo Neri, dopo la tappa ravennate di lunedì scorso a Palazzo Rasponi

Un patrimonio di 356 milioni di euro (erano 139 nel 1991); 160 milioni di euro di risorse stanziate dal 2005 al 2015, che hanno permesso la realizzazione di 3.430 progetti. Sono solo alcune delle cifre dell’attività degli ultimi dieci anni della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ripercorsa dal Presidente Marco Cammelli, in carica dal 2 settembre 2005 fino al prossimo lunedì, quando durante la sua prima seduta il nuovo Consiglio di Indirizzo eleggerà il nuovo presidente della Fondazione.

Il resoconto del mandato 2005-2015 è stato illustrato dal Presidente Cammelli nel corso di un incontro pubblico che si è tenuto giovedì a Bologna nell’Oratorio di San Filippo Neri, dopo la tappa ravennate di lunedì scorso a Palazzo Rasponi. In occasione del Bilancio di Mandato 2005-2015, la Fondazione ha prodotto un video con protagonisti, oltre al Presidente Cammelli, i Consiglieri Delegati che si sono succeduti in Consiglio di Amministrazione nell’arco degli ultimi dieci anni: Luigi Bolondi, Giorgio Cantelli Forti, Ethel Frasinetti, Maura Pozzati, Angelo Varni e Stefano Zamagni, cioè tutti coloro che nel decennio hanno avuto, o hanno ancora, responsabilità dirette e operative nelle scelte compiute dalla Fondazione.

Il video, della durata di circa un quarto d’ora, riassume il senso di un incontro che si è tenuto il 7 marzo 2015, pensato per ricordare, riflettere e valutare quanto è stato fatto. Il video è stato realizzato da Adriano Sforzi e Tommaso Valente per Ventottoluglio. Ampi stralci dello stesso incontro costituiscono poi il cuore del Bilancio di Mandato pubblicato dalla Fondazione, che contiene dati, anche quantitativi, e riflessioni su quanto avvenuto nel decennio 2005-2015. Accanto al Bilancio di Mandato è stato diffuso anche il Bilancio di Missione 2014, che contiene il resoconto dell’attività operata dalla Fondazione lo scorso anno.

ALCUNI DATI - La dimensione patrimoniale della Fondazione, attualizzata in euro, è passata da 139 milioni nel 1991 a 356 milioni alla fine del 2014, con un incremento a valori di mercato di 217 milioni. La redditività generata dalla gestione del patrimonio nel periodo 2005-2015 ha consentito alla Fondazione di stanziare 160 milioni di euro, dei quali il 75% a sostegno di iniziative presentate da soggetti terzi (120 milioni) ed il 25% per proprie iniziative (40 milioni), per un totale di 3.430 progetti con ricadute nei territori di Bologna e Ravenna. I 160 milioni sono stati suddivisi tra le tradizionali macroaree di intervento: Sociale (64,4 milioni, 1.170 progetti); Cultura (64,5 milioni, 1.670 progetti); Ricerca (13,1 milioni, 300 progetti); Sviluppo Locale (18 milioni, 290 progetti). Va detto che l’acutezza della crisi finanziaria iniziata nel 2007-8 ha prodotto una forte discontinuità nelle erogazioni annuali di quest’ultimo decennio, partite da 14 milioni nel 2005 e giunte fino al picco di 23,9 milioni nel 2008, per calare drasticamente agli 11 milioni nel 2012, ai 9 milioni nel 2013, ai 7 milioni nel 2014 e ai 5,5 milioni stimati per il 2015.

Dei 160 milioni di euro complessivamente stanziati, circa 130 sono stati suddivisi nelle quattro tradizionali macroaree di intervento in ragione del 40% al sociale e alla cultura e del 10% alla ricerca e allo sviluppo locale. Il resto, quasi 30 milioni di euro, è stato destinato ad azioni programmatiche continuative e in particolare per circa 15 milioni di euro ai quattro Progetti Strategici (Una Città per gli Archivi, Bella Fuori, SeiPiù, Ravenna) che hanno costituito gli assi portanti dell’azione della Fondazione in questi anni.
La ripartizione territoriale degli interventi con i dati consuntivi sino al bilancio 2014, ha visto l’assegnazione del 72% a Bologna e provincia, del 17% a Ravenna e provincia, del 9% a progetti con valenza interprovinciale e del 2% sovraregionale. Quanto ai destinatari, sempre con i dati consuntivi al bilancio 2014, il 40% delle risorse è in favore dei soggetti istituzionali (enti locali, università, aziende sanitarie) e il 60% a vantaggio della società civile (associazioni riconosciute e non, cooperative sociali, associazioni, fondazioni).

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