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Cronaca

Approvate alcune modifiche allo statuto della Fondazione Ravenna Manifestazioni

Sono stati anche discussi e votati 7 emendamenti (4 di Lista per Ravenna e 3 de La Pigna), tutti respinti

Il Consiglio comunale ha approvato martedì alcune modifiche allo statuto della Fondazione Ravenna Manifestazioni. La delibera è stata approvata con 15 voti favorevoli (Pd, Art.1-Mdp, Pri, Sinistra per Ravenna, Ama Ravenna), 6 voti contrari (Cambierà, La Pigna, Lega Nord, Forza Italia, Lista per Ravenna, Gruppo Alberghini) ed un astenuto (Ravenna in Comune). Sono stati anche discussi e votati 7 emendamenti (4 di Lista per Ravenna e 3 de La Pigna), tutti respinti.

L’assessore alla Cultura, Elsa Signorino, nell’introdurre i contenuti del documento, ha fatto presente che "l’approvazione in consiglio delle variazioni statutarie rappresenta l’avvio di un percorso che si concluderà con l’approvazione definitiva nell’organo deputato e cioè nell’assemblea della Fondazione. Un percorso che però non poteva che partire dal consiglio comunale dal momento che il Comune è soggetto promotore di Ravenna Manifestazioni".

"Le modifiche si rendono necessarie – ha spiegato Signorino - per adeguare lo statuto ad alcune situazioni legate all’attività e alla gestione della Fondazione e ad intervenute innovazioni nel quadro normativo di riferimento. Ha sottolineato il ruolo di eccellenza rappresentato dalla Fondazione nel panorama delle Istituzioni culturali della città che negli anni ha prodotto spettacoli musicali ed eventi di rilievo nazionale ed internazionale, effettuando un consistente investimento sulle energie creative del territorio".

E’ stata quindi evidenziata "la strettissima relazione tra la Fondazione e le politiche culturali del Comune. In tale contesto si inseriscono le modifiche statutarie che sono correlate tra loro e, in sintesi, vanno nella direzione di una più puntuale specificazione del ruolo del Comune e della Fondazione nonchè della figura del sindaco, il quale, in quanto sindaco, resta presidente della Fondazione e non potrebbe essere diversamente, ma, in sintonia con le evoluzioni legislative, viene liberato da qualunque responsabilità gestoria che invece viene posta in capo alla figura tecnica del sovrintendente. Il carattere plurale della Fondazione viene confermato anche nella modifica attraverso l’albo degli aderenti che diventa uno strumento più flessibile rispetto all’elencazione dettagliata degli aderenti stessi. Tutti gli aderenti e partecipanti sono tenuti a concorrere finanziariamente ma possono farlo in maniera diversa attraverso contributi oppure beni o servizi".

Nel corso della seduta sono intervenuti: Veronica Verlicchi (La Pigna), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Fabio Sbaraglia (Pd), Alberto Ancarani (Forza Italia), Daniele Perini, (Ama Ravenna). E’ intervenuto anche il sovrintendente di Ravenna Manifestazioni Antonio De Rosa. Il gruppo La Pigna ha illustrato i propri emendamenti richiedendo, tra l’altro, "che gli aderenti partecipino nella misura della loro quota di partecipazione e ritenendo inopportuna la coincidenza del presidente con la figura del sindaco, profilandosi, a suo avviso, un conflitto di interessi". Il gruppo Lista per Ravenna nel proporre i propri emendamenti ha sollevato anche "argomentazioni relative all’identità giuridica della fondazione quale soggetto di carattere pubblico oppure di carattere civile e privatistico, aspetti che ritiene andrebbero affrontati e chiariti".   

Il gruppo Pd ha sostenuto che la questione, ampiamente affrontata in commissione, "è relativa ad un sostanziale aggiornamento del precedente statuto e che le modifiche chiariscono meglio alcuni aspetti tesi a mantenere più ampia possibile la partecipazione dei soggetti interessati". Il gruppo Forza Italia, nell’esprimersi favorevolmente sugli emendamenti proposti, si è detto "contrario solo a quello relativo al conflitto di interessi tra le figure di sindaco e presidente che non rileva". Ha sottolineato che il voto contrario" non mette comunque in discussione l’attività di Ravenna Manifestazioni". Il gruppo Ama Ravenna ha fatto presente, tra l’altro, che "le Fondazioni sono la formula più utilizzata in Italia nelle gestioni delle attività culturali e che negli ultimi anni il loro utilizzo è aumentato del 70%".
 

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