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Cronaca

Prostituzione a Fosso Ghiaia, l'assessore Monti replica: "Nessuno è stato abbandonato"

Sul caso prostituzione a Fosso Ghiaia interviene l'assessore alla Sicurezza e Polizia Municipale, Martina Monti. "Nessuno è stato abbandonato", esordisce

Sul caso prostituzione a Fosso Ghiaia interviene l'assessore alla Sicurezza e Polizia Municipale, Martina Monti, replicando al consigliere territoriale del Movimento 5 Stelle, Marco Maiolini. "Nessuno è stato abbandonato - esordisce -. Abbiamo incontrato di recente il Comitato Cittadino di Fosso Ghiaia insieme al Comandante della Polizia Municipale Stefano Rossi e al nostro servizio di unità di strada che si occupa di prostituzione, sede in cui abbiamo analizzato il problema in tutte le sue sfaccettature".

"Le Forze dell’Ordine sono sempre molto attente alla tematica della prostituzione, dal momento che anche come è emerso di recente sulla stampa, stanno effettuando numerosi controlli che, tuttavia, mancando un appiglio giuridico per incidere direttamente sul fenomeno, si svolgono principalmente tramite il controllo dei documenti - continua Monti -. Fatta questa doverosa premessa, devo anche aggiungere che di recente il Comune ha promosso una serie di conferenze proprio su questo tema, affrontandolo in maniera completa, sia dal punto di vista della prevenzione socio-sanitaria che dal punto di vista delle Forze dell’Ordine un ciclo di 5 incontri dove sono nati anche dibattiti proprio sulle questioni ivi sollevate.

Monti puntualizza "che se vi fossero gli strumenti giuridici per affrontare efficacemente la questione prostituzione, di certo non sarebbe un problema denunciato da parte di quasi tutti i Sindaci d’Italia, come invece è stato fatto in sede di Conferenza ANCI, in cui anche il Comune di Ravenna era presente, dove fu strappata la promessa (peraltro non mantenuta) all’allora Ministro dell’Interno Cancellieri, la quale aveva assicurato che la normativa vigente in materia di prostituzione (la cosiddetta Legge Merlin che risale al lontano 1958) sarebbe stata laicamente rimaneggiata per consentire, non diciamo di risolvere, ma quantomeno di affrontare il problema2.

"Purtroppo, o per fortuna, esiste un principio sancito dalla nostra Costituzione che prevede che le leggi riguardo l’ordinamento giuridico del nostro Paese siano di competenza esclusiva dello Stato, quindi, preso atto del fatto che non possiamo modificare o creare a nostro piacimento leggi che vadano a sostituire o integrare articoli del Codice Penale, oltre al lavoro che già svolgono le Forze dell’Ordine e la Polizia Municipale, il solo strumento che abbiamo e che valorizziamo è quello dell’attività dell’unità di strada", aggiunge Monti.

L'assessore "concludere dicendo che questa Amministrazione è sempre stata aperta al confronto costruttivo, perciò inviterei il Consigliere Maiolini a lanciare delle proposte concrete e legalmente possibili che accoglieremmo molto volentieri, in quanto ci farebbero diventare forse l’unico Comune d’Italia ad essere riuscito a superare l’impasse delle ‘mani legate’".

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