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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Casola Valsenio

Maltempo, ancora piogge abbondanti: situazione critica a Casola Valsenio

L'Agenzia Regionale di Protezione civile ha attivato la fase di preallarme per fiumi dalle 7.30 di mercoledì mattina. Sotto osservazione i livelli del Ronco, del Montone e del Savio

E' il faentino la zona più colpita dall'ultima ondata di maltempo che ha interessato la Romagna. In pianura, la stazione meteorologica di Reda ha registrato circa 40 millimetri di pioggia nelle ultime 24 ore. Precipitazioni abbondanti anche nella fascia pedemontana, sono i pluviometri hanno misurato tra 33 e 60 millimetri di pioggia, come quelli registrati a Casola Valsenio. Ciò ha comportato un rapido innalzamento dei livelli dei fiumi che attraversano il ravennate, anche a causa del fatto che la neve prevista a quote basse, si è in realtà tramutata in pioggia.

SITUAZIONE FIUMI - L’Agenzia Regionale di Protezione civile ha attivato la fase di preallarme per fiumi dalle 7.30 di mercoledì mattina. Sotto osservazione i livelli del Ronco, del Montone, del Lamone, dell'Uso, del Senio e del Savio. “Sono in contatto con gli enti regionali che hanno stretta competenza sui nostri fiumi per fare il punto della situazione a seguito dell’allarme per il Montone e il preallarme per Savio, Ronco e Lamone diffusi stamane dall’Agenzia Regionale di Protezione civile - afferma il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci -. La maggiore criticità riguarda il Montone la cui portata è in aumento. L’onda di piena è prevista nelle prossime ore. Io andrò a verificare l’andamento insieme con la nostra struttura di protezione civile seguendo in particolare il punto in cui il Montone confluisce nel Ronco che è il nodo più critico. Per quanto riguarda gli altri fiumi permane il preallarme, ma la situazione appare stazionaria e sotto controllo. Dalla Regione non ci è stata segnalata alcuna criticità per quanto riguarda il torrente Bevano le cui acque stanno defluendo senza ostacoli al mare”.

Maltempo, frana a Casola Valsenio (foto Argnani)

SITUAZIONE CRITICA A CASOLA - Non sono mancati gli smottamenti nelle aree collinari. La situazione è particolarmente critica a Casola Valsenio, dove un blocco di fango ha interessato il campo sportivo, invadendo anche il percorso del fiume Senio. Risolta invece, a seguito dell’intervento del Servizio tecnico di Bacino, la parziale ostruzione del fiume che aveva causato la formazione di un piccolo laghetto nell’area circostante. Il normale deflusso dell’acqua è stato ristabilito e non vi è pericolo per l’incolumità dei cittadini. Il sindaco Nicola Iseppi presumibilmente disporrà l'evacuazione dei residenti per motivi di sicurezza. Il primo cittadino evidenzia che si tratta di un auentico disastro. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco. Il personale del 115 ha operato anche con un elicottero per metter in salvo un cavallo. L'animale è stato imbragato e portato in un'area di sicurezza. Monitoraggio in corso anche nella zona di Brisighella.

RIOLO TERME - Lungo il tratto della Provinciale 65 “Toranello" dal chilometro 2+300 al chilometro 2+350, nel Comune di Riolo Terme, è sospesa la circolazione fino a che non sia stata ripristinata la completa fruibilità della strada, per la formazione di lesioni del manto stradale causate da movimenti franosi. Il transito stradale, non potendo essere completamente deviato su strade provinciali e statali, in quanto non esistenti nelle immediate vicinanze. I veicoli diretti dalla “Casolana Riolese” a Imola potranno proseguire lungo l'arteria  fino ad imboccare Provinciale 110 “Mazzolano”, percorrendola per intero fino ad immettersi nel territorio del Comune di Imola, proseguendo, poi, lungo le vie Bergullo e Pediano, fino a giungere a Imola. I veicoli provenienti da Imola e diretti verso la “Casolana Riolese” potranno seguire il percorso inverso. I trasgressori saranno puniti a termine di legge.

EVOLUZIONE - Secondo i dati forniti da Arpa, le piogge sono previste in esaurimento nelle prossime ore. L’Agenzia regionale di Protezione civile ha comunque deciso di prolungare l’allerta emessa martedì per criticità idraulica ed idrogeologica a causa dell’attuale situazione del reticolo idraulico, del difficile smaltimento delle acque e dei numerosi episodi di dissesto di versante.

L'ALLARME DI COLDIRETTI - "Più di otto comuni italiani su dieci (82%) hanno parte del territorio a rischio frane ed alluvioni anche a causa del consumo di suolo agricolo che, con la cementificazione, ha ridotto la capacità di ritenzione idrica dei terreni - evidenzia Coldiretti -. Oggi in Italia 5 milioni di cittadini vivono o lavorano in aree considerate ad alto rischio idrogeologico e 6.633 comuni hanno parte del territorio ad elevato rischio di frana o alluvione, anche per la mancanza di una adeguata pianificazione territoriale". "Su un territorio reso più fragile da consumo di suolo si abbattono i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire. A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo  sbagliato ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni. 2,15 milioni di ettari di terra coltivata".

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