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Cronaca

Guardia giurata uccisa, il cordoglio dell'Anggi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Esprimo in nome e per conto dell’A.N.G.G.I e dell’intera categoria le più sentite condoglianze ai familiari del collega caduto durante il suo regolare servizio a Ravenna. Il mondo della vigilanza piange ancora una volta una vittima innocente, una guardia giurata durante il suo regolare turno di servizio di pattugliamento notturno presso Ravenna è stato trucidato da ignoti. Le guardie particolari giurate ancora una volta pagano un prezzo altissimo. Gli istituti di vigilanza pur di ingrassare gli introiti se ne fregano dei rischi che incorrono ogni notte le guardie giurate nell’ espletare il servizio di pattugliamento da una sola unita operativa.. La classe politica non ha mai preso in seria considerazione la nostra problematica, anzi con l’ultimo decreto Maroni ha solo peggiorato le nostre condizioni di lavoro.

Le Istituzioni guardano in modo passivo il nostro operato e appena una g.p.g. ha un problema, l’unica cosa che sanno fare è quello di ritirare il decreto di nomina di guardia giurata e di conseguenza la perdita del posto di lavoro. Noi non siamo dei fenomeni paranormali, siamo obbligati a girare durante le ronde notturne da soli e spesso alcuni colleghi sono costretti a fare giri ispettivi su allarme furto anche da soli… e chi si rifiuta viene etichettato come un piantagrane. Perché le forze dell’ordine durante la notte girano in 3 e noi da soli? Siamo forse dei supereroi? La verità è che gli istituti di vigilanza molto spesso giocano sull’ignoranza di alcuni colleghi inconsapevoli dei rischi che corrono ed ingrassano le loro finanze".

Il segretario Provinciale A.N.G.G.I. di Forlì

Luigi Miccoli

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