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Cronaca Lugo

Sponsorizzazioni sportive e servizi alle imprese fasulli: scoperta maxi frode fiscale

Tutto è partito da una verifica fiscale svolta nei confronti di un'azienda del lughese: nel passare sotto la lente d'ingrandimento le fatture d'acquisto, sono balzati all'occhio dei finanzieri alcuni documenti relativi a sponsorizzazioni sportive, supportati da strane fotografie di vetture da corsa che sembravano ritoccate

Sponsorizzazioni presso vari eventi sportivi anche di rilevanza nazionale, ricerche di mercato, consulenze commerciali, pubblicità mediante cartellonistica stradale ed ai corsi di marketing e telemarketing; erano queste le descrizioni delle prestazioni che comparivano nelle 1300 fatture per operazioni inesistenti oggetto d’indagine delle Fiamme Gialle di Lugo, per un importo totale pari a circa 23 milioni e mezzo di euro.

Tutto è partito da una verifica fiscale svolta nei confronti di un’azienda del lughese: nel passare sotto la lente d’ingrandimento le fatture d’acquisto, sono balzati all’occhio dei finanzieri alcuni documenti relativi a sponsorizzazioni sportive, supportati da strane fotografie di vetture da corsa che sembravano ritoccate.
A quel punto, su iniziativa delle Fiamme Gialle della tenenza di Lugo, sono partite le indagini a tappeto durate più di due anni e coordinate dalla Procura della Repubblica di Ravenna. I finanzieri hanno effettuato perquisizioni nelle abitazioni dei gestori di fatto delle ditte emittenti le fatture false, tra Reggio Emilia e Cervia: in un PC, in uso ad uno dei principali responsabili, sono state rinvenute fatture emesse a nome di circa 25 aziende intestate a prestanome, ma gestite, di fatto, dai promotori del sodalizio criminoso; le fatture sono state emesse nei confronti di circa 170 utilizzatori.

L’attività d’indagine è andata avanti attraverso l’esecuzione di 207 acquisizioni documentali effettuate in 12 Regioni d’Italia grazie alla sinergia ed alla collaborazione di 55 Reparti della Guardia di Finanza; sono state poi effettuate intercettazioni telefoniche e telematiche, indagini bancarie su 32 conti correnti e varie perizie tecniche. I 2 anni di attività hanno permesso di portare alla luce un’associazione per delinquere finalizzata all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti che ha visto coinvolti 11 soggetti promotori del sodalizio criminoso e 170 utilizzatori, tutti denunciati; un ruolo di non poca importanza è stato svolto anche da alcuni commercialisti. Le prestazioni fatturate erano disparate: sponsorizzazioni sportive falsificate con il fotoritocco delle immagini delle auto e delle moto: (la foto di una vettura o di una moto da corsa veniva utilizzata più volte, applicando, grazie alla tecnica del fotomontaggio ed a seconda dell’esigenza, il nome dell’azienda da “sponsorizzare” e nei confronti della quale veniva emessa la fattura fittizia); pubblicità su cartellonistica stradale mai effettuata e falsamente documentata con creazioni virtuali commissionate a tecnici del settore; corsi di aggiornamento e di formazione per le imprese mai avvenuti; ricerche di mercato non effettuate.

Al termine delle indagini, sono state effettuate 15 verifiche fiscali nei confronti delle aziende “cartiere” a Reggio Emilia, Bologna, Forlì e Rimini; saranno effettuate ulteriori verifiche e controlli nei confronti dei soggetti che hanno utilizzato le fatture false – dislocati prevalentemente in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Marche, Umbria e Veneto - al fine di recuperare a tassazione i costi indebitamente dedotti.
In tal modo è stata portata a termine l’ennesima Maxi Operazione ad opera della Guardia di Finanza contro l’economia sommersa, l’evasione e le frodi fiscali che alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti; unico organo di polizia giudiziaria con competenze specialistiche in campo tributario, il Corpo si distingue da ogni altra Forza di Polizia a dalle Agenzie che tutelano l’Erario.    

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