Spacciano frutta e verdura straniera per italiana: blitz in un negozio a Ravenna
L'operazione segue quella compiuta il mese scorso presso una società di commercio all'ingrosso e che aveva visto sequestrare scalogno francese commercializzato come italiano e pomodori marocchini commercializzati come olandesi
Arance e peperoni spagnoli, pomodoro olandese, patate francesi, fagiolini senegalesi, cipolle neozelandesi e meloni marocchini venduti per italiani. E’ quanto riscontrato nei giorni scorsi in un negozio di Ravenna da parte del personale del settore Agroalimentare del Comando provinciale della Forestale di Ravenna, coadiuvato dal personale della locale stazione, nell’ambito di controlli sul territorio a tutela del consumatore.
Sono state sequestrate le partite di merce vendute con origine difforme ed il titolare del negozio denunciato per frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratoreCristina D’Aniello. Sono state inoltre riscontrate irregolarità relative alla tracciabilità di diverse confezioni di formaggi (pecorino e caciocavallo) esposte al pubblico per la vendita del tutto prive di etichettatura e quindi non conformi alle normative vigenti ed è stata notificata la sanzione amministrativa prevista per legge per un importo pari a 1500 euro.
L’operazione segue quella compiuta il mese scorso presso una società di commercio all’ingrosso e che aveva visto sequestrare scalogno francese commercializzato come italiano e pomodori marocchini commercializzati come olandesi e denunciare il legale rappresentante ed il responsabile del magazzino di lavorazione.
“Il Corpo Forestale dello Stato svolge la sua attività di controllo sull’agroalimentare ponendo particolare attenzione alla tutela del consumatore che deve essere correttamente informato sull’origine degli alimenti al fine di poter svolgere in modo consapevole le proprie scelte alimentari. Esprimo soddisfazione per il risultato raggiunto grazie all’impegno e all’alta professionalità del personale impiegato", afferma Giovanni Naccarato, comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Ravenna.
COLDIRETTI - “Le frodi nell’alimentare sono diventate un vero e proprio business che va perseguito con un sistema punitivo adeguato – afferma il Direttore di Coldiretti Ravenna, Walter Luchetta -. Il lavoro svolto dalla Forestale è encomiabile e Coldiretti non può che apprezzare l'emendamento col quale il Senato ha garantito l'unitarietà del Corpo Forestale dello Stato, gettando le basi per una riorganizzazione efficace ed efficiente che andrà ulteriormente a migliorare gli attuali livelli di presidio ambientale e agroalimentare".