Nuovo incarico per il Prefetto di Ravenna Della Rocca: sarà vice capo della Polizia a Roma

Ritorno a Roma per Fulvio Della Rocca. L'attuale prefetto di Ravenna è stato nominato vice capo della Polizia di Stato, in sostituzione di Francesco Cirillo. Già questore nella città bizantina dal 2003 al 2007, aveva assunto l'incarico di Prefetto da gennaio. Nella capitale invece era stato questore dal giugno 2012 fino al dicembre 2013. In un tweet, il sindaco Fabrizio Matteucci si è congratulato con Della Rocca: "Ottima scelta del Governo Renzi".

"Questi dodici mesi di collaborazione quotidiana a difesa della legalità e della sicurezza dei cittadini sono stati importanti e positivi, come lo erano stati quelli durante i quali Della Rocca era il Questore di Ravenna - ha aggiunto il primo cittadino -. Credo fermamente nella costante collaborazione fra comunità locali e organi dello Stato, unico metodo che dà buoni frutti. Il lavoro di questi dodici mesi ha avuto questa impronta".

LA CARRIERA - Nato a Napoli nel 1950, Della Rocca si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università partenopea. È sposato e ha due figli. Funzionario di Polizia dal 1975, ha svolto i suoi primi incarichi presso la Squadra Mobile e la Digos della Questura di Mantova, ove è arrivato come Commissario, per ricoprire infine funzioni di Capo di Gabinetto. In tale periodo, di particolare rilievo sono state le indagini condotte sul caso “Ludwing”, cioè sui due pericolosi estremisti Abel e Furlan, responsabili di numerosi omicidi in Italia e all’estero.

Negli anni 1992 e 1993 ha diretto il Commissariato di Gioia Tauro in Calabria. In quel periodo, l’Ufficio di Polizia sotto la sua direzione ha compiuto numerose operazioni di contrasto alla “’Ndrangheta”, tra le quali la “Tirreno”, che, grazie all’acquisizione della collaborazione del primo importante collaboratore di giustizia di quel sodalizio criminale, ha consentito la cattura dei principali esponenti delle famigerate famiglie mafiose della piana di Gioia Tauro. Sono stati anche catturati oltre 20 latitanti.

Nel 1994 è stato Capo di Gabinetto della Questura di Reggio Calabria. Nel marzo del 1995 è giunto a Bologna, ove ha assunto analogo incarico in quella Questura, da poco colpita dalla tragica vicenda della “Uno Bianca”, contribuendo al suo rilancio. Nel maggio del 1997 ha ricoperto, nella stessa sede, le funzioni vicarie. In tale veste ha gestito – sotto il profilo dell’organizzazione e della gestione dell’ordine pubblico – numerosi eventi di grande portata, tra i quali la visita del Papa Giovanni Paolo II, che ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di persone, e il vertice dell’Ocse.

Il 1° febbraio 2001 è stato nominato Questore di Agrigento. Particolarmente incisiva è stata l’azione di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso, nei confronti della quale sono state effettuate numerose e brillanti operazioni di polizia, tra cui quella denominata "Cupola", che nel luglio del 2002 ha permesso di arrestare, in flagranza di reato, 15 esponenti di spicco della mafia agrigentina riuniti in un summit. Assai impegnativo, poi, il contrasto all’immigrazione clandestina che aveva in tale periodo, in Lampedusa, il punto di arrivo di migliaia di disperati provenienti dalle sponde africane.

Dal luglio 2003 al gennaio 2007 ha ricoperto l’incarico di Questore di Ravenna, dove il massimo impegno è stato profuso nelle azioni di contrasto alla criminalità diffusa, con particolare attenzione alle misure preventive, che hanno portato ad ottimi e riconosciuti risultati in tutta l’area provinciale. In tale sede, in favore di cittadini sia italiani che stranieri, sono state realizzate importanti innovazioni, frutto di appositi accordi con Enti locali e altre Associazioni e Istituzioni.

Sul piano dell'organizzazione interna, presso la Questura di Ravenna, nel 2003, è stato realizzato il primo asilo nido della Polizia di Stato. Dal gennaio 2007 al maggio 2009 ha ricoperto l'incarico di Questore di Pisa, ove l'Ufficio da lui diretto ha affrontato, con esiti positivi, le problematiche connesse alla criminalità diffusa e al contrasto dell'immigrazione clandestina. Di particolare rilievo i risultati ottenuti per Piazza dei Miracoli.

Sono state affrontate, con apprezzati risultati, anche le delicate tematiche di Ordine Pubblico, assai significativoin una realta universitaria come quella pisana. Anche in tale sede ha promosso la realizzazione di un'asilo nido per i figli dei dipendenti della Polizia di Stato e dell'Amministrazione Civile.

Dal 1° giugno 2009 ha ricoperto l'incarico di Questore della Provincia di Venezia, ottenendo la promozione a Dirigente Generale della Polizia di Stato. Nella realta lagunare, indiscudibilmente unica e variegata, sono stati affrontati importanti eventi di portata assolutamente internazionali - primo fra tutti la visita di Benedetto XVI - e numerosissimi convegni con la presenza di autorità di caratura mondiale, oltre alle rituali grandi manifestazioni veneziane. Da ultimo, l'America 's Cup.

Sulla terra ferma è stato svolto un lavoro di grande impegno per il contrasto alla criminalità diffusa nellezone di degrado sociale,  con risultati apprezzati dai cittadini e dalle Istituzioni. È stata svolta un’azione costante e incisiva contro ogni forma di illegalità, piccola o grande che sia: dal commercio abusivo ambulante, alla contraffazione dei prodotti, alla chiusura di esercizi pubblici (bar, night, discoteche) a rischio disordini per la frequentazione di pregiudicati o per la tolleranza di condotte illecite, alla lotta alla criminalità organizzata, allo sfruttamento del lavoro nero.

Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi attestati per importanti operazioni di polizia e ha svolto attività di docente di materie giuridiche e professionali presso le Scuole di Peschiera del Garda, Bologna e, sulle tematiche  dell'Ordine Pubblico, Spoleto. E' stato insignito dell'onorificenza di Commendatore.