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Cronaca

"Furbetti del cartellino in ospedale: maggiori controlli"

Un anziano ravennate, ricoverato al pronto soccorso in diverse occasioni negli scorsi mesi, si è insospettito a causa di alcuni discorsi origliati tra i corridoi del nosocomio

Sospetti casi di "furbetti del cartellino" all'ospedale Santa Maria delle Croci. Il capogruppo il consiglio di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, infatti, ha depositato un'interrogazione al sindaco De Pascale dopo che un anziano ravennate, ricoverato al pronto soccorso in diverse occasioni negli scorsi mesi, si è insospettito a causa di alcuni discorsi origliati tra i corridoi del nosocomio. "Tra un discorso e l’altro con alcuni operatori - spiega Ancisi - all'anziano è parso di capire come sia possibile che per alcuni dipendenti, da lui definiti “del cartellino”, le ore di servizio retribuite non corrispondano a quelle effettivamente prestate (perché escono per fatti loro dopo aver timbrato all’orario dovuto, perché dormono in orario di servizio notturno, ecc.). Avendo acquisito su questa problematica informazioni attendibili, mi è stato infatti confermato come altamente probabile che i marcatempo elettronici, essendo sparsi in vari ingressi, non solo dell’ospedale, ma anche del Cmp di via Fiume Abbandonato possano indurre alcuni dipendenti a timbrare da una parte per poi uscire, incontrollati, da un’altra. Ciò potrebbe suggerire l’adozione di provvedimenti di carattere organizzativo, che tengano anche conto delle dimensioni ragguardevoli dell’ospedale pubblico di Ravenna, ad esempio installando un maggior numero di marcatempo e organizzando meglio gli spogliatoi, che non sempre sono prossimi al luogo in cui i dipendenti devono prendere servizio. Al riguardo, faccio richiesta al sindaco di conoscere il parere e le intenzioni della direzione aziendale".

"Più nel merito, non volendo provocare inchieste o indagini di natura poliziesca - rassicura il consigliere d'opposizione - chiedo al sindaco di verificare presso la direzione stessa, se esistano all’interno dell’azienda o se si intendano progettare e attivare sistemi di verifica impersonale, anche a campione, circa il rispetto da parte del personale dell’orario di lavoro e dell’effettivo esercizio delle funzioni dovute, della quale, nel rispetto dei diritti dei lavoratori, sia stata o si ritiene debba essere data preventiva informazione a tutto il personale. Questo affinché non possano esserci dubbi che il fenomeno disdicevole dei “furbetti del cartellino” non coinvolga, a Ravenna, servizi in cui è in gioco la salute dei cittadini, bene primario di ogni collettività, a scapito anche della moltitudine dei lavoratori meritevoli di apprezzamento e gratitudine".

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