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Cronaca

Rubavano orologi, vestiti e monete da collezione: banda di "topi d'appartamento" nei guai

Le persone arrestate sono state messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini proseguono al fine di permettere il rintraccio dei proprietari della refurtiva

Continua la lotta ai "topi d'appartamento", fenomeno molto diffuso nel ravennate. Nell’ambito di articolate attività coordinate dalla Procura della Repubblica di Ravenna finalizzate al contrasto della criminalità predatoria, e in seguito agli arresti eseguiti dalla Polizia di Stato nella notte del 14 maggio scorso nei confronti di cinque cittadini albanesi per furti in abitazione, sono proseguite le indagini al fine di disarticolare il sodalizio criminale costituito da altri connazionali domiciliati in zone periferiche della città.

Martedì gli investigatori della Squadra Mobile hanno perquisito un’abitazione a Ghibullo e una struttura ricettiva poco lontana, dove sono stati identificati quattro cittadini albanesi. Nell’occasione sono stati recuperati alcuni orologi e alcune monete da collezione (in particolare 500 lire d’argento) di presunta provenienza furtiva e una modica quantità di hashish. Nel corso dell’operazione in tre sono stati denunciati per il reato ricettazione, uno è stato anche arrestato perché rientrato in Italia senza la prevista autorizzazione dopo essere stato espulso, mentre il quarto è stato denunciato per inottemperanza al foglio di via dal Comune di Ravenna. Agli esiti degli accertamenti dell’ufficio Immigrazione, il Questore di Ravenna Giusi Stellino ha emesso nei confronti di due di loro l’ordine di allontanamento dall’Italia in relazione all’espulsione del Prefetto.

Le successive verifiche hanno permesso ai poliziotti di individuare un altro casolare nelle campagne della provincia di Ferrara, dove i restanti componenti del gruppo avevano trovato rifugio. Pertanto, nella giornata di giovedì, gli investigatori della Squadra Mobile di Ravenna e Ferrara hanno effettuato un blitz che ha consentito di identificare gli ultimi tre appartenenti al sodalizio criminale, nonché di recuperare alcune monete antiche e qualche capo di abbigliamento di presunta provenienza furtiva. Inoltre, a ulteriore conferma dell’attività illecita dei soggetti indagati, sono stati rinvenuti e sequestrati due “kit” di strumenti per l’effrazione.

In questo contesto altri quattro cittadini albanesi sono stati denunciati per ricettazione, due dei quali sono stati inoltre arrestati perché rientrati in Italia senza la prevista autorizzazione dopo essere stati espulsi. A seguito degli accertamenti svolti dall’Ufficio Immigrazione di Ferrara, a carico di due di loro il Questore ha emesso l’ordine di allontanamento dal territorio nazionale su conforme provvedimento di espulsione del Prefetto. Le persone arrestate sono state messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini proseguono al fine di permettere il rintraccio dei proprietari della refurtiva.

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