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Cronaca Lugo

Un sogno spaziale: il barbianese Gabriele Guerra scelto per il programma Rexus-Bexus

Guerra, laureato in ingegneria aerospaziale all'Università di Bologna, fa parte di un team di otto studenti provenienti da tutto il mondo

Il barbianese Gabriele Guerra è stato scelto per far parte del programma spaziale Rexus/Bexus, che permette agli universitari di tutta Europa di competere per poter inserire un proprio esperimento all’interno di un razzo a propellente solido che sarà lanciato nel marzo 2018 dalla base spaziale svedese di Esrange, nel nord della Svezia. Il programma Rexus è realizzato grazie alla collaborazione con le più importanti agenzie spaziali europee: l’agenzia spaziale tedesca (Dlr), l’agenzia spaziale svedese (Snsb), l’European space agency (Esa), EuroLaunch e Istituto scientifico tedesco Zarm. Guerra, laureato in ingegneria aerospaziale all’Università di Bologna, fa parte di un team di otto studenti provenienti da tutto il mondo. Con lui lavorano infatti Francesco Giuliano (Italia), Erik Von Keyserlingk (Svezia), David Rozenbeek (Svezia), Konstantinos Papavramidis (Grecia), Panagiotis Kotsias (Grecia), Tanay Rastogi (India) e Adrian Buzdugan (Romania), insieme ad altri sette studenti da tutta Europa.

Gli studenti hanno progettato un esperimento scientifico/tecnologico correlato con la ricerca in microgravità. Guerra e i suoi colleghi hanno presentato lo scorso 1 dicembre la loro idea in Olanda, nella sede dell’European space research and technology centre, davanti a una commissione di venti ingegneri delle varie agenzie che supervisionano il progetto. Per sviluppare al meglio il progetto, i team hanno avuto l’opportunità di visitare le sedi delle varie agenzie spaziali, di conoscere e consultarsi con i migliori ingegneri del campo aerospaziale europeo. Il progetto del team di Gabriele Guerra si chiama “Wolf” ed è collegato a un precedente esperimento, Spider (Small Payloads for Investigation of Disturbances in Electrojet by Rockets), che è stato lanciato a febbraio 2016. L’obiettivo è misurare le turbolenze elettromagnetiche e le caratteristiche del plasma durante le aurore boreali, tramite l’utilizzo di unità eiettate (Free Falling Units o “Ffu”) dal razzo a una altezza compresa tra i 95 e 115 km.

Queste proprietà del campo elettromagnetico sono responsabili di disturbi nelle comunicazioni tramite onde radio come segnali Tv, sistemi di localizzazione e comunicazioni con satelliti. Queste Ffu hanno però avuto un moto oscillatorio, denominato “wobbling”, che ha compromesso una parte di dati raccolti. L’esperimento Wolf ha di conseguenza come obiettivo principale quello di validare un sistema di controllo dinamico di questo moto. Tra gli obiettivi secondari ci sono invece la definizione dell’attitudine del razzo a seguito dell’espulsione delle Ffu e lo sviluppo di un nuovo sistema di recupero e localizzazione. Una volta validato, durante il lancio del razzo RX24, che si terrà a marzo 2018, il sistema potrà essere sviluppato in tutti i futuri esperimenti che richiederanno un sistema di controllo di assetto su Ffu.

I membri del team vivranno per 12 giorni all'interno della base di lancio di Esrance, Kiruna, nel nord della Svezia, sopra al circolo polare artico. Gabriele Guerra, classe 1991, si è diplomato nel 2010 al liceo scientifico di Lugo “Gregorio Ricci Curbastro”, con indirizzo tecnologico. Nel 2015 si è laureato in ingegneria aerospaziale all’Università di Bologna. Durante il percorso universitario ha scritto la tesi nella multinazionale Bellco, ora acquisita dal gruppo Medtronic, azienda con sede a Mirandola (Modena) che opera nel campo biomedicale. In questa occasione ha lavorato sulla progettazione di un nuovo dispositivo monouso per i trattamenti di dialisi e sulla sua analisi fluidodinamica, sia tramite test in vitro che con simulazioni al calcolatore. Dopo la laurea si è iscritto al Royal Institute of Technology di Stoccolma, dove si trova da agosto dello scorso anno per frequentare il master in ingegneria aerospaziale, con indirizzo specialistico focalizzato su spazio.

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