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Cronaca

Galeotti (AFeVA): "Di amianto si continua a morire, ma i Comuni sembrano sordi"

"Non esiste ancora un monitoraggio che ci dica almeno quanto amianto è ancora presente nel territorio".

“La settimana scorsa un’altra persona è morta per mesotelioma pleurico, ma non esiste ancora, nei 18 comuni della provincia, un monitoraggio che almeno ci dica quanto amianto esterno è presente nel territorio. Abbiamo chiesto di incontrare i sindaci, ma la risposta non c’è stata nella quasi totalità dei comuni”.
Idilio Galeotti, referente provinciale AFeVA (Associazione Familiari e Vittime Amianto), spiega la difficoltà nel portare all’attenzione delle Istituzioni il problema dell’amianto. “L’amianto continua a essere presente in tantissime realtà del nostro territorio e si sottovaluta la gravità che questo comporta per tutti i cittadini. Come prima cosa serve un monitoraggio per individuare le superfici di amianto ancora presenti nei comuni, per poi affondare in un secondo momento la questione della bonifica e dello smaltimento.
In Emilia Romagna i malati di mesotelioma sono passati dai 73 casi del 1996 a picchi di oltre 150 casi nel 2013; questi dati a mio avviso sono drammatici ed evidenziano l’esigenza di mettersi insieme per intervenire sulla questione amianto con urgenza, il problema è più che mai attuale e in aumento e i rischi di contrarre la malattia possono colpire tutti.
A Ravenna - continua Galeotti - la situazione non è migliore: dagli anni ‘70 ad oggi sono state presentate all’Inps 9.689  domande ai fini pensionistici, mentre  i dati  dell’Inail  ci dicono che solo nel 2010 sono state 2.300  le denuncie per il riconoscimento delle malattie professionali correlate all’amianto.
Inoltre dal Registro Regionale mesoteliomi risultano essere decedute 178  persone in Provincia di Ravenna  per malattie correlate all’amianto, 36 i morti del petrolchimico per cui è in corso il processo e di recente altre sei aziende della provincia risultano essere indagate per esposizione dei lavoratori all’amianto.

Nel nostro territorio conclude Galeotti consideriamo positivo il primo incontro che abbiamo avuto come AFeVA  con l’assessore competente del comune di Faenza e con i tecnici di riferimento, ai quali abbiamo consegnato una sorta di Kit  operativo, su come attivarsi per la rilevazione dell’amianto e tutti i riferimenti da contattare per i monitoraggi delle superfici di amianto presenti nel comune.
Incontro nel quale abbiamo avuto disponibilità dall’assessore sul fatto che Faenza è intenzionata ad affrontare la questione e si attiverà per avviare la procedura di monitoraggio dell’amianto presente nel comune.
Serve assolutamente e con urgenza un’unità di intenti e di azioni immediate da parte di tutti i Comuni del territorio della provincia di Ravenna, siamo in una fase in cui i morti di mesotelioma aumentano, per questo come AFeVA rinnoviamo la richiesta di incontro ai Sindaci, al fine di aprire un confronto che possa portare ad interventi concreti sulla grave problematica amianto”.
 

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