Ciao ciao 'Galet de Paciug': ultimo giorno di installazione dell'opera di fronte al Fontanone
Ultimi giorni per vedere l'installazione artistica sulla rotonda Lama. Il galletto simbolo di rinascita dall'alluvione sarà smontato definitivamente durante il finissage della mostra giovedì sera, in attesa di 'trasformarsi' in un'opera permanente
Il 120esimo giorno dalla seconda alluvione che ha investito Faenza cadrà giovedì 14 settembre. E mentre la città affronta lentamente la ripresa, quel giorno sarà smontato il ‘Galet de Paciug’ posto sulla rotonda del Fontanone. L’opera di Alessandro Turoni, realizzata con materiali di recupero in occasione della rassegna artistica estiva organizzata da Fatti d’Arte, era diventata un simbolo della ‘Romagna che si rialza’ e un po’ per la posizione, un po’ per il significato aveva catalizzato l’attenzione della città.
Attenzioni che si erano poi accentuate in seguito al verificarsi delle forti raffiche di vento nel mese di luglio, in conseguenza delle quali l’opera era crollata. Tante in quel caso erano state le richieste di ripristino che l’associazione aveva ricevuto, al punto da spingere l’associazione a chiedersi se fosse il caso di avviare una procedura per rendere permanente l’artistica ‘Caveja’. Il 26 luglio era quindi stata avviata una raccolta firme che in poche ore ha superato le 750 sottoscrizioni, sufficienti per convincere artista, amministrazione comunale e associazione ad avviare un dialogo sulla trasformazione dell’opera temporanea in opera permanente.
Maestroni e Fatti d’Arte hanno quindi lanciato una raccolta fondi per non gravare sulle finanze pubbliche, con l’obiettivo di raccogliere le risorse necessarie alla realizzazione di un ‘Galet de Paciug’ rinforzato, e contestualmente gli uffici comunali si sono rapportati con la soprintendenza e con gli altri enti preposti, nell’intento di individuare un luogo idoneo all’esposizione permanente dell’opera.
“Diversi cittadini hanno supportato economicamente il progetto erogando personalmente donazioni attraverso la piattaforma e anche direttamente all’associazione - sottolinea la presidente di Fatti d’Arte Veronica Bassani - Inoltre ci sono alcune aziende private che hanno manifestato l’intenzione di finanziare la trasformazione del galletto”.
In altre parole, il 14 settembre si terrà il finissage della mostra ‘Superficie Svelata’, presentata in occasione di Made in Italy. Un parallelismo tra pittura e ceramica che nasce dall’incontro tra le opere dei due artisti in mostra: Filippo Maestroni, autore di vari dipinti su superfici specchiate, ed Enea Mazzotti ceramista di Fos Ceramiche. Non mancheranno vari ospiti nel corso della serata conclusiva della mostra, al termine della quale il galletto “sarà smontato - conclude Bassani -. Avevamo il permesso per tenerlo lì fino al 15 settembre, dopodiché sarà prelevato da Alessandro Turoni e in base alle donazioni ricevute sarà realizzata un’opera più grande o più piccola, in base al progetto ma permanente”.
Già nella giornata di giovedì l’associazione vorrebbe dare comunicazioni sul futuro posizionamento dell'opera, che come riferì a fine luglio il sindaco Massimo Isola sarà posizionata in un luogo idoneo in città. Verosimilmente si tratterà di un’area verde in prossimità di un quartiere colpito dall’alluvione, come simbolo di rinascita. Sono anche in corso gli approfondimenti affinché l’opera possa rientrare tra quelle classificate del Museo a cielo aperto cittadino. Intanto da venerdì, il ‘Galet de Paciug' scomparirà definitivamente dall’incrocio del Fontanone.