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Cronaca

Gara di solidarietà per aiutare la Pubblica Assistenza: "Insieme possiamo"

Il presidente: "Quando penso alle persone che hanno bussato alla nostra porta o ci hanno fermati per strada per consegnarci mascherine chirurgiche piuttosto che Ffp2 o guanti, mi commuovo ancora"

Alle spalle di quella che oggi è la Pubblica Assistenza Città di Ravenna c’è una storia fatta di passi determinanti, di impegno incessante, di coinvolgimento del territorio e di valorizzazione della sensibilità e di competenze, di progetti sempre all’avanguardia all’insegna di un'unione fra iniziativa privata e analisi dei bisogni della collettività che ha permesso di generare risposte efficaci nell’ambito dei servizi alla persona.

"In una situazione normale avremmo programmato, in questa settimana, la nostra abituale festa dei volontari per un’analisi delle attività svolte e la consegna delle benemerenze per l’impegno profuso - spiega la presidente Angela Gulminelli - Purtroppo da mesi ci troviamo in una situazione che di normale ha ben poco. Tanto che ci siamo visti costretti a riaprire l’Unità di Crisi e ad intensificare le norme di protezione per tutto il nostro personale volontario e dipendente. Oggi più che mai, in questa seconda grave ondata di contagi, siamo in prima linea impegnati quotidianamente a garantire i servizi ordinari e quelli Covid. Da marzo siamo impegnati, oltre che nei servizi ordinari, nel trasporto in biocontenimento di pazienti Covid sospetti o positivi. Servizi che sarebbero messi in grave pericolo se all’interno della nostra associazione si rilevassero casi di positività fra il personale. Sono centinaia le persone che trasportiamo quotidianamente. Persone che non possono certamente rinunciare alle cure. Penso a chi deve essere regolarmente sottoposto a dialisi, penso ai pazienti oncologici, penso a quanti devono essere sottoposti a terapie indispensabili e direttamente correlate alla loro qualità della vita. Per questo motivo la nostra attenzione deve essere massima. Non possiamo permetterci errori che andrebbero ad impattare su tutto il sistema di trasporto interospedaliero ordinario e Covid. Attenzione massima che passa attraverso un utilizzo costante e sistematico dei dispositivi di protezione individuale anche se questo comporta per l’associazione una spesa esagerata. I dpi, oltre ad essere di difficile reperimento, hanno costi assolutamente fuori mercato che stanno creando non poche difficoltà economiche".

"Sono tanti gli stati d’animo che abbiamo attraversato in questo lungo periodo: ansia, paura, senso di impotenza - continua Gulminelli - Non ci siamo però fermati perché in parallelo a questi stati d’animo c’erano i sentimenti di solidarietà e altruismo che da sempre ci caratterizzano. Ci sono stati volontari che, pur di rendersi utili, hanno abbandonato le loro famiglie e sono andati a vivere in appartamenti che cittadini solidali hanno messo a disposizione gratuitamente. Ecco, la solidarietà della città. C’è stata una vera gara di solidarietà da parte di cittadini e imprese del territorio. Quando penso alle persone che hanno bussato alla nostra porta o ci hanno fermati per strada per consegnarci mascherine chirurgiche piuttosto che Ffp2 o guanti, mi commuovo ancora. Se penso ai contributi ricevuti mi sale un moto di orgoglio. Se tanti cittadini, se tante attività economiche, pur in un momento così difficile per tutti, hanno sentito di doverci aiutare significa che, con il nostro lavoro quotidiano, abbiamo saputo guadarci la loro stima e la loro fiducia. Personalmente sono molto orgogliosa della mia associazione, dei volontari e del personale dipendente che non si tira mai indietro e che mette al primo posto i bisogni della città senza pensare a nessun tornaconto, senza guardare all’orologio, senza ascoltare la paura, senza pensare alla fatica. Insieme possiamo".

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