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Cronaca

Gelaterie e piadinerie mettono tavoli e sedie in strada per recuperare i posti persi

L’ordinanza consente alle attività artigianali e commerciali di prodotti alimentari, come gelaterie, pasticcerie, piadinerie, ecc., di ampliare l’occupazione esistente oppure richiederne una ex-novo

Il Coronavirus, con le necessarie misure di contenimento della sua diffusione, come il distanziamento sociale, previste dai diversi Dpcm e dalle ordinanze della Regione Emilia-Romagna, ha portato alla riduzione dei posti a sedere all’aperto e il divieto di utilizzo di quelli interni, per il consumo di bevande e cibi, delle attività artigianali e commerciali di prodotti alimentari.

Con una apposita ordinanza il sindaco Michele de Pascale permette da oggi, in via temporanea fino al 31 ottobre 2020, il recupero dei posti preesistenti consentendo l’ampliamento della superficie di occupazione del suolo pubblico. Viene superato, in questa fase, quanto previsto dal regolamento vigente di un massimo di 3 tavoli e relative sedie per le aree in centro storico e la superficie massima di 25 metri quadrati per le attività nella restante parte del territorio comunale. In questo modo sarà possibile il recupero all’esterno dei posti previsti per il consumo all’interno dei locali, ora non utilizzabili.

“La ripresa economica – afferma il sindaco – passa anche da queste semplici disposizioni. L’eccezionalità della situazione deve dare risposte tangibili e immediate. Ciò permetterà non solo ai titolari delle attività di poter contare su misure concrete che contribuiscano al rilancio, ma anche a cittadini e turisti di poter vivere la nostra città in sicurezza e, non ultimo, di vivacizzare strade e piazze”.

L’ordinanza consente alle attività artigianali e commerciali di prodotti alimentari, come gelaterie, pasticcerie, piadinerie, ecc., di ampliare l’occupazione esistente oppure richiederne una ex-novo, compatibilmente con le norme e prescrizioni relative alla sicurezza, in particolare previste dal codice della strada, al fine di permettere l’utilizzo delle sedute previste all’interno ed un corretto distanziamento delle sedute poste all’esterno, anche in deroga ai limiti dimensionali previsti dal vigente regolamento comunale.

Il numero massimo di sedute non potrà eccedere quanto autorizzato in precedenza internamente ed esternamente e la tipologia degli arredi dovrà rispettare quanto indicato nel regolamento specifico. Le medesime attività dovranno rispettare le prescrizioni del Protocollo regionale di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 in relazione allo svolgimento in sicurezza degli esercizi di somministrazione alimenti e bevande e attività da asporto e consumo sul posto.

"Confartigianato e Cna, che avevano posto con forza la richiesta di giungere a questa decisione, giudicano molto positivamente questa scelta, ed esprimono il proprio ringraziamento in particolare al sindaco Michele De Pascale e all’assessore Massimo Cameliani, per un provvedimento che va nella direzione di salvaguardare lo street food e dare pari dignità a un settore importante per l’accoglienza al pari della ristorazione. Una scelta che aiuta anche quelle attività che, inserite in contesti turistici, vanno a completare progetti di valorizzazione di zone o territori diversificando ed arricchendo ulteriormente l’offerta gastronomica di Ravenna, arma in più per una stagione turistica
difficile, sottolineano Cna e Confartigianato. Le due associazioni sono impegnate anche a livello nazionale affinchè venga estesa
l’esonero del pagamento del suolo pubblico anche per le attività artigiane".

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