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Cronaca Riolo Terme

Al giornalista scrittore Gianluca di Feo il premio "Un va a zezz 2015"

Di Feo nato a Roma 27 maggio 1967, giornalista, a lungo redattore capo al Corriere della Sera, per cui ha seguito la guerra nel Golfo e Mani pulite, ad appena 27 anni, sua la firma dello scoop del Corriere della Sera nel 1994 annunciando che al presidente Berlusconi fu avveduto di un invito a comparire

Verrà consegnato, durante la tradizionale cena di beneficenza, nei dell'istituto alberghiero "P. Artusi" di Riolo Terme l’ormai importante riconoscimento “Un va a zezz” a Gianluca di Feo giornalista, scrittore. Alla presenza delle maggiori autorità cittadine, dei presidenti di Avis e Pro Loco, dei dirigenti delle Termedi Riolo, enti animatori della manifestazione. Di Feo nato a Roma 27 maggio 1967, giornalista, a lungo redattore capo al Corriere della Sera, per cui ha seguito la guerra nel Golfo e Mani pulite, ad appena 27 anni, sua la firma dello scoop del Corriere della Sera nel 1994 annunciando che al presidente Berlusconi fu avveduto di un invito a comparire. Oggi a capo della redazione milanese e coordinatore delle inchieste all’Espresso.

Nel 2012 ha pubblicato Football clan. Perché il calcio è diventato lo sport più amato dalle mafie (Rizzoli), nel 2010 I gattopardi (Mondadori), Il male italiano liberarsi dalla corruzione per salvare il paese,(Rizzoli) nel 2015, libri scritti col magistrato Raffaele Cantone, nel 2009 Veleni di Stato (Bur) entrò nelle classifiche di vendita. Nelle precedenti edizioni, sono stati a Riolo: Milena Gabanelli (2006), Emilio Giannelli  (2007), Fabrizio Gatti (2008), Gemma Capra e Mario Calabresi (2009), nel 2010 Ilaria Borletti Buitoni (FAI), Massimo Cirri nel (2011), Laura Boldrini (2012), Antonio Patuelli Carlo Lucarelli (2014), personaggi che nel loro campo considerati delle vere icone e capisaldi.

La scelta per 2015 vede riconusciuto in Gianluca Di Feo, un professionista che ha saputo conquistarsi e mantenere la fiducia continuando a collaborare con quel Raffaele Cantone, oramai entrato nell'immaginario collettivo come colui che meglio di altri combatte in Italia la corruzione e il malaffare. Impegno riconosciuto anche dai volontari dell’Avis di Riolo, ma soprattutto a stimolo ed incoraggiamento per proseguire il percorso fin qui fatto nello svolgere il proprio lavoro, il riconoscimento rimane sempre, una targa con un cristallo di gesso, un soggiorno benessere ospite delle Terme di Riolo, ed un pranzo conviviale all’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi “ di Riolo Terme, data da definire.

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