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Cronaca

"La sua vita era la musica": a Ravenna un giardino nel nome di Mia Martini

Interverranno l’assessore ai Servizi demografici Massimo Cameliani, il consigliere comunale Alvaro Ancisi, il presidente dell’associazione Minuetto Vincenzo Adriani, la sorella di Mia Martini, Leda Bertè.

Sabato, nel corso di una cerimonia in programma alle 11, l’area verde di Ponte Nuovo prospiciente via Iesi sarà intitolata a Mia Martini, nome d’arte della cantautrice Domenica Rita Adriana Bertè detta Mimì (1947 – 1995). Interverranno l’assessore ai Servizi demografici Massimo Cameliani, il consigliere comunale Alvaro Ancisi, il presidente dell’associazione Minuetto Vincenzo Adriani, la sorella di Mia Martini, Leda Bertè.

“La sua vita – si legge nella targa che sarà scoperta durante la cerimonia - era la musica. Il suo talento inimitabile. La sua storia musicale è stata tra le più intense e tormentate. La sua voce, come nessun’altra, ha saputo trasmettere la forza delle emozioni”.

Sono poi riportate frasi con le quali alcuni artisti hanno ricordato Mia Martini. “Aveva un senso della musica straordinario, più da musicista che da interprete - aveva detto Ornella Vanoni -. Quando cantava la sua intensità espressiva era enorme, come se si aggrappasse alla musica per sopravvivere".

“Una donna del sud, che ha sofferto tanto - sono le parole di Roberto Murolo -. Forse perché cantare non era soltanto una professione per lei, ma soprattutto un modo di trasmettere ogni sentimento, dal più dolce ad più disperato". "Lei, una delle migliori interpreti d’Europa, lei che di bravura se li mangiava tutti, l’unica cosa che chiedeva ai falsi dello spettacolo era solo un po’ di affetto", fu la voce di Adriano Celentano.

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