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Cronaca

Giorno della Memoria: "Siamo persone diverse una dall'altra"

Prima in municipio, dove hanno dato vita a una seduta straordinaria della Consulta dei ragazzi e delle ragazze, poi alla stazione ferroviaria, dove è stato reso omaggio alla lapide

Prima in municipio, dove hanno dato vita a una seduta straordinaria della Consulta dei ragazzi e delle ragazze, poi alla stazione ferroviaria, dove è stato reso omaggio alla lapide in ricordo degli ebrei transitati per la stazione di Ravenna con destinazione Auschwitz, gli studenti sono stati i principali protagonisti del Giorno della Memoria, che ricorre appunto venerdì, 67° anniversario dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio.

Il Giorno della Memoria a Ravenna



Gli ottanta componenti della Consulta (alunni di quarta e quinta elementare e delle medie), dopo i saluti del sindaco Fabrizio Matteucci e del prefetto Bruno Corda hanno ascoltato una lettura dell’attrice Francesca Mazzoni su testo di Primo Fornaciari, ricercatore su temi relativi alla Shoah nonché operatore del centro didattico “La Lucertola”, e assistito alla proiezione del video “Roberto Bachi: Uno stato di perfetta innocenza” del regista Fabrizio Varesco. Al termine i ragazzi sono intervenuti, facendo domande e proprie considerazioni. Nei prossimi mesi il lavoro della Consulta proseguirà con altre iniziative sui diritti dell’infanzia. Alla stazione ferroviaria due classi del liceo classico hanno reso omaggio alla lapide in ricordo degli ebrei deportati ad Auschwitz con una rosa e un messaggio tratto da una poesia di Emily Dickinson: “A voi che non dimentichiamo, un fiore ed un pensiero…’i fiori si dilegueranno, le torte non regnano che un giorno, solo la memoria come la melodia, è rosa eternamente’”.

Il sindaco e la presidente del Consiglio Comunale Livia Molducci hanno raggiunto la stazione accompagnati da Giovanni Di Rosa e Ilaria Pantini, i due diciottenni che questo mese hanno aderito all’iniziativa ‘Sindaco per un giorno’. Matteucci ha coinvolto sia i ragazzi della Consulta che quelli del classico recatisi alla stazione in una riflessione fatta a partire dalla domanda: “Ci sono due cose che tutti noi abbiamo in comune. Quali?” “Essere persone – la risposta – ed essere ognuno diverso dall’altro”. “Ogni persona – ha detto il sindaco – è assolutamente speciale, unica ed irripetibile. La diversità è un valore da preservare. Non riconoscerlo è stata la prima ragione dello sterminio degli ebrei”. “Il giorno della memoria – ha aggiunto il prefetto Bruno Corda rivolgendosi ai ragazzi della Consulta – deve servire non solo a ricordare ma anche ad impedire che si radichino nuovamente le radici dell’odio che hanno portato alla Shoah. Perché nessuno possa instillarle nel nostro cuore, dovremo sempre cercare di capire le ragioni dell’altro”.

Oltre al prefetto Bruno Corda hanno reso omaggio alla lapide della stazione numerose altre autorità: tra gli altri erano presenti il questore Giuseppe Racca, l’assessore provinciale Paolo Valenti, nonché rappresentanti dei corpi di polizia, delle infermiere volontarie della Croce rossa e di associazioni combattentistiche. Anche l’assessorato al Decentramento sta dedicando al Giorno della Memoria un fitto calendario di appuntamenti - che si articolano nell’arco di un mese - coinvolgendo oltre mille studenti delle scuole medie dell’intero territorio comunale nell’incontro con due testimoni sopravvissuti alla prigionia nei campi di concentramento tedeschi. Inoltre le biblioteche dell’Istituzione Biblioteca Classense stanno ricordando il Giorno della Memoria con percorsi bibliografici a tema. Si tratta delle biblioteche Classense, Casa Vignuzzi, Ada Ottolenghi di Marina di Ravenna, Celso Omicini di Castiglione, Fuori… Legge di Piangipane, Manara Valgimigli di Santo Stefano, e Olindo Guerrini di Sant’Alberto.

 

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