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Cronaca

Giro di vite sugli accampamenti abusivi dei nomadi: allontanamento e daspo urbano per tre famiglie

Ad annunciarlo è Alvaro Ancisi, capogruppo e candidato sindaco di Lista per Ravenna che l'8 settembre scorso ha consegnato una petizione al Comune

"Le tre famiglie di nomadi che bivaccavano nel parcheggio vicino alla basilica di Sant’Apollinare in Classe ne sono state allontanate venerdì scorso dalla Polizia locale, ricevendo però, per la prima volta in Italia, un Daspo urbano, cioè, l’obbligo di non tornare più per sei mesi in quel luogo nel raggio di 400 metri, salvo subire un arresto da 6 mesi ad un anno": ad annunciarlo è Alvaro Ancisi, capogruppo e candidato sindaco di Lista per Ravenna che l'8 settembre scorso ha consegnato una petizione al Comune con le firme di 447 cittadini raccolte nei luoghi più frequentati dai nomadi, tra cui proprio il parcheggio di Sant’Apollinare in Classe. Lì, quattro giorni dopo, è avvenuto il blitz della Polizia locale, con la consegna ai campeggiatori abusivi del provvedimento di Daspo urbano richiesto dal comandante Giacomini e firmato dal questore Stellino.

"Il fenomeno dei nomadi che da molti anni a Ravenna occupano a rotazione come domicilio abusivo una serie di parcheggi, dove non rispettano alcuna norma igienica e pongono anche problemi di ordine pubblico, è stato combattuto in consiglio comunale esclusivamente da Lista per Ravenna - spiega Ancisi - Avvenuto di volta in volta l’intervento della Polizia locale, i nomadi si spostavano però in un altro parcheggio. La prima svolta si è avuta il 27 ottobre scorso con l’approvazione del nuovo regolamento di Polizia Urbana, dove, su richiesta di Lista per Ravenna, è stato inserito il cosiddetto Daspo urbano introdotto dal decreto Minniti del 2017, imponendolo su tutta la città di Ravenna, sui nove paesi del litorale e, appunto, sull’area della basilica di Classe. Non essendo stato però utilizzato e perdurando il triste fenomeno, l’8 maggio scorso Lista per Ravenna ha lanciato, con un banchetto posto presso il mercato ambulanti di piazza Zaccagnini vicino allo stadio, una petizione, primi firmatari Elisa Fortini e Michele Moretta, notificata anche alla Polizia locale, intitolata “Accampamenti abusivi disdicevoli di nomadi”, chiedendo che “il sindaco imponga il rispetto della legge e dell’ordine”, in particolare applicando “con determinazione ininterrotta il cosiddetto daspo urbano” disposto dall’art. 4 del regolamento. Di un fatto i cittadini possono star certi. Lista per Ravenna, superate con buoni auspici le prossime elezioni comunali di ottobre, sarà il miglior poliziotto vigile sul territorio, per non dar tregua a questo cronico malessere della comunità ravennate. Il quale, però, potrà essere risolto definitivamente, per dirla tutta senza ipocrisia, spingendo a fondo sul Daspo urbano sì, ma anche provvedendo, da parte del Comune, a due altri adempimenti: revocare ai nomadi la residenza fittizia concessa a Ravenna nell’inesistente via dell’Anagrafe;  se mai essi decidessero di fermarsi sul nostro territorio, individuare un luogo di stazionamento dei loro mezzi esterno agli abitati, sottoposti ad un rigido regolamento d’uso e comportamenti corretti".

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