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Cronaca Conselice

Gli agricoltori salvano intere frazioni "invertendo" per la prima volta l'acqua del fiume verso nord

Il problema in quella zona era causato dal canale Zaniolo, con la concreta possibilità che esondasse. Grazie alla loro volontà, i singoli agricoltori hanno fatto squadra per salvare il salvabile

"Anche questi sono piccoli miracoli che hanno salvaguardato decine e decine di agricoltori e aziende agricole del territorio di Lavezzola, nel comune di Conselice". Con queste parola Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, si congratula con gli agricoltori ravennati che per tentare di salvare la zona di Lavezzola dall'alluvione ha messo in atto un'operazione straordinaria (che ricorda quella della Cab Terra a Ravenna).

Il problema in quella zona era causato dal canale Zaniolo, con la concreta possibilità che esondasse. Grazie alla loro volontà, i singoli agricoltori hanno fatto squadra per salvare il salvabile, nella consapevolezza che si dovesse trasferire acqua dal canale sollevandola di 15 metri per immetterla gradualmente nel fiume Reno. Soluzione corretta, ma per realizzarla non bastavano tutte le pompe a disposizione. Né sembrava possibile che il problema fosse risolto in tempi utili. E qui che è scattata la macchina della solidarietà.

"Mi hanno chiamato come ultima speranza chiedendo aiuto - spiega Morrone - Dove trovarlo? Mi sono attivato, amici, colleghi, centri operativi. E il piccolo miracolo è avvenuto grazie alla rete che unisce nel momento del bisogno. E in quella località, dove ieri mi sono recato in tutta fretta, mi confermano che è arrivata dal Piemonte, come richiesto, una pompa che da sola ne sostituisce 20 normali e che sta svolgendo, in questo momento, il lavoro necessario per evitare l’esondazione. L’ho chiamato un piccolo miracolo, è vero perché il concatenarsi dei fatti lo conferma. Ma è anche la capacità di decidere e attivarsi in fretta, di capire le necessità, di ascoltare chi lavora sul territorio, persone che hanno più molta più esperienza di tanti amministratori locali".

"Lasciatemi quindi ringraziare tutti coloro che hanno capito l’urgenza della richiesta e che l’hanno potuta esaudire, in primis il comandante regionale dei Vigili del Fuoco dell’Emilia-Romagna, Carlo Dall’Oppio, e tutti gli operatori che hanno consentito il veloce arrivo della pompa dal Piemonte. A cui si è aggiunta, questa mattina, una seconda pompa inviata da un imprenditore Veneto", conclude Morrone.

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La manovra del Canale Emiliano Romagnolo

Un'operazione straordinaria alla quale ha partecipato anche il Canale Emiliano Romagnolo (Cer): "Il Canale Emiliano Romagnolo, per via della sua stessa altimetria, ha incamerato acqua da tutti i fiumi esondati con volumi enormemente superiori rispetto la sua massima capacità di contenimento - spiegano dal Cer - Per tale motivo il 19 maggio, dato il perdurare della situazione drammatica alimentata dalle piogge e ristabilita, necessariamente sul posto e con grande difficoltà visti i luoghi già alluvionati, l’essenziale funzionalità delle paratoie di regolazione, che si trovavano tutte chiuse e bloccate automaticamente per ragioni di sicurezza idraulica, il Cer, per la prima volta nella sua storia, ha avviato una manovra volta a scaricare, in contropendenza, i tratti invasi dalla tracimazione dei fiumi, verso il Cavo Napoleonico e quindi in Po, anche in accordo con la Protezione Civile. Successivamente il Consorzio, avendo ricevuto anche l’autorizzazione a scaricare le acque nel Savio, una volta riparate le rotte, ha avviato quest’altra manovra in parallelo".

Pertanto, ad oggi si sta operando per lo svuotamento del Canale sia verso monte (ovest) che verso valle (est) e "il Canale è attualmente in sicurezza. Tali manovre sono tutte state decise in coordinamento con i consorzi associati e il CCS di Ravenna, con cui i nostri tecnici sono costantemente collegati dall’inizio dell’emergenza. Rispetto ad un totale di circa 5 milioni di metri cubi di volume di acqua invasato (acqua alluvionale e acqua residua) ad oggi abbiamo scaricato in totale, sia verso il Po che verso il Savio, circa il 70%. Si pensa di riuscire a completare l’operazione entro domani sera, salvo complicazioni".

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