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Gli ospiti di Bosco Baronio inaugurano l'orto didattico 'Giardino meraviglia'

Il progetto nel suo sviluppo è accompagnato dall’uso degli strumenti della comunicazione aumentativa e alternativa, tecnica grazie alla quale ogni partecipante mette in campo le proprie idee e capacità

Venerdì, in occasione della Festa d’estate, è stato inaugurato alla presenza dell’Assessore Valentina Morigi, di Mauro Coppa (Responsabile delle attività Educative della Lega dl Filo d’oro) e dei rappresentanti dell’associazione Ortisti di Strada l’orto didattico e sinergico. Il progetto "giardino meraviglia" vede la partecipazione attiva degli ospiti di Bosco Baronio in azioni a loro dedicate al fine di dare valore e risalto alle caratteristiche personali e predisposizioni di ognuno.

Il progetto nel suo sviluppo è accompagnato dall’uso degli strumenti della comunicazione aumentativa e alternativa, tecnica grazie alla quale ogni partecipante mette in campo le proprie idee e capacità nell’ottica di favorire l’autonomia nelle attività e il processo di autodeterminazione. Il Pedagogista della Struttura Michele Babini ha sottolineato come “gli strumenti della Caa, realizzati in collaborazione con il Centro di documentazione Reciprocamente, daranno voce alle esperienze di chi ha bisogni comunicativi complessi con comunicatori e tabelle tematiche, ma saranno indispensabili anche nella pianificazione e nell’organizzazione delle attività e regolazione dei comportamenti disfunzionali con l’uso di etichettatura, agende visive, sequenze e storie sociali". Ha inoltre evidenziato come in questo periodo di lavoro “si sono realizzati dei supporti che facilitano il lavoro dei ragazzi: infatti sono stati realizzati degli orti verticali, rialzati e sinergici. Ogni ospite può cosi collaborare in maniera attiva in base alla sua diagnosi e al suo funzionamento”.

Il percorso svolto fino ad ora, i passi visibili, i primi risultati educativi e l’atmosfera respirata nel parco durante la realizzazione della prima fase del progetto ha portato a fantasticare sulla possibilità di estendere il progetto anche ad altri protagonisti e renderli partecipi. Sarà centrale rendere sempre più autonomi e protagonisti gli ospiti definendo percorsi e processi inclusivi. Il pensiero è rivolto alla città, con uno sguardo rivolto in maniera particolare ai giovanissimi, bambini frequentanti nidi e scuole dell’infanzia al fine di coinvolgerli nella realtà quotidiana e nella vita dell’orto con l’attivazione di laboratori sensoriali guidati sempre dalla Comunicazione Aumentativa Alternativa.

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