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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Graffiti antisemiti sul muro del Comune: "Il sindaco provveda a rimuoverli"

Il consigliere Ancisi: "Non provvedendo tempestivamente alla rimozione delle scritte, non avrebbe neppure senso celebrare il 27 gennaio la Giornata della Memoria"

Da lungo tempo sul muro esterno del parcheggio di via Renato Serra, di fronte all’ex macello comunale, campeggia un murales con scritto "Antifa" al cui interno è stato introdotto, fin dai primi giorni del dicembre scorso, l’insulto "Ebrei merda". "Il 14 dicembre ne è stato inutilmente informato anche l’assessore del Comune che quel giorno ha presenziato, con la fascia tricolore del sindaco, alla riapertura del supermercato vicino - commenta il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, che ha presentato un'interrogazione che verrà discussa durante il consiglio comunale di martedì 23 - Il 27 gennaio ricorre il Giorno internazionale della Memoria, che commemora le vittime della ferocia nazista. Nel suo statuto, il Comune di Ravenna “si impegna a neutralizzare e a prevenire pregiudizi, azioni, utilizzo di espressioni verbali e di immagini lesive del rispetto della persona”, nonché a operare “per impedire qualsiasi forma di discriminazione legata all’etnia, alla lingua, alla religione al fine di tutelare il rispetto della persona con possibilità di costituirsi parte civile”, nonché “a consolidare ed estendere il patrimonio dei valori di libertà, di democrazia e di pace in cui Ravenna si è distinta nel Risorgimento e nella Resistenza”. Basterebbe ciò a non giustificare che quella offesa sia rimasta così a lungo esposta".

"In questi casi la Polizia municipale è tenuta in generale - prosegue il consigliere d'opposizione - a prescindere dall’oggetto e dal contenuto degli scritti, ad applicare l’ordinanza del sindaco, cosiddetta “antidegrado”, n. 1119/2008, che impone ai proprietari degli immobili di “curare la buona tenuta, il recupero, la manutenzione e la pulizia delle facciate e delle pareti esterne degli edifici o delle recinzioni prospicienti vie, piazze o altri luoghi aperti al pubblico”. Nei casi di inadempienza, vanno imposte le relative sanzioni amministrative. Stavolta, però, il proprietario dell’immobile è il sindaco stesso, in quanto legittimo rappresentante del Comune. Trattandosi di deturpamento di un bene pubblico scatta anche l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria disposto dall’art. 639 del Codice penale. C’è poi la legge n. 654 del 1975 (“Ratifica ed esecuzione della Convenzione Internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale”) che punisce la propaganda delle idee fondata sull'odio razziale o etnico. Ci sono dunque molte ragioni per chiedere al sindaco la ragione della mancata rimozione dal muro esterno del parcheggio di via Renato Serra della scritta "Antifa" (costituente di per se stessa violazione dell’ordinanza antidegrado), tanto più perché a sua volta deturpata dall’inserimento al suo interno della scritta "Ebrei merda", comunque entrambe sanzionabili, a diverso titolo, anche come reati; se e con che tempi intende disporre al riguardo i doverosi interventi dell’amministrazione comunale, tenendo conto, in particolare che, non provvedendo tempestivamente alla rimozione delle scritte, non avrebbe neppure senso, neppure da entrambi i sensi degli opposti estremismi ideologici, celebrare il 27 gennaio la Giornata della Memoria".

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