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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Con i soldi di un'imprenditrice si compra un casa in centro: commercialista nei guai

Come poi la professionista ravennate utilizzasse i proventi, i finanzieri l’hanno scoperto seguendo le movimentazioni del denaro

Ha truffato un'imprenditrice forlivese, sottraendole ben 600mila euro. La somma è stata utilizzata come anticipo per l’acquisto di un prestigioso immobile nei pressi del centro di Ravenna, già sede di un noto istituto di credito nazionale, per pagare le parcelle del designer incaricato della ristrutturazione ed arredamento dell’immobile nonché per cofinanziare un progetto di ricerca affidato ad una propria amica. Una commercialista ravennate di 48 anni è stata denunciata a piede libero con le accuse di truffa e appropriazione indebita aggravata e continuata. La pena può arrivare fino a 8 anni di reclusione

LE INDAGINI - L’indagine del Nucleo di Polizia Tributaria delle Fiamme Gialle della città mercuruale, coordinata dal sostituto procuratore Filippo Santangelo, è partita dopo la denuncia sporta da parte dell’imprenditrice forlivese, che aveva raccontato di come aveva chiesto la consulenza di una famosa professionista di Ravenna per procedere alla ristrutturazione del suo gruppo aziendale operante nel settore della “bellezza” e nella gestione di strutture ambulatoriali, riabilitative e diagnostiche. Da qui la commercialista si sarebbe inserita all’interno delle aziende appropriandosi di somme utilizzate per fini personali.

FIRME FALSE - Gli inquirenti hanno esaminato i documenti contabili delle società del gruppo aziendale e la copiosa documentazione bancaria, consentendo alla Fiamme Gialle di individuare gli artifizi e raggiri utilizzati per la sottrazione delle risorse finanziarie. Si è così scoperto che la commercialista falsificava la firma della vittima sui moduli di richiesta di vari bonifici bancari e assegni circolari, su conferimenti di incarico in esclusiva per la vendita di immobili di sua proprietà e manipolava i prospetti riepilogativi settimanali utilizzati per i pagamenti on-line, in modo da non far risultare gli ammanchi di denaro.

DOVE SONO FINITI I SOLDI - Come poi la professionista ravennate utilizzasse i proventi, i finanzieri l’hanno scoperto seguendo le movimentazioni del denaro. Si è così visto che la somma di 600mila euro sottratta alle aziende del gruppo era stata utilizzata come anticipo per l’acquisto di un prestigioso immobile nei pressi del centro di Ravenna, già sede di un noto istituto di credito nazionale, per pagare le parcelle del designer incaricato della ristrutturazione ed arredamento dell’immobile nonché per cofinanziare un progetto di ricerca affidato ad una propria amica. Nei confronti della commercialista la Procura della Repubblica ha disposto il rinvio a giudizio per truffa e appropriazione indebita aggravata e continuata, con pena che può arrivare fino a 8 anni di reclusione.

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