Il pieno con sconto nel "market" abusivo di carburanti: maxi sequestro di benzina e gasolio
Il risultato di servizio conferma il costante impegno delle Fiamme Gialle per la sicurezza economico-finanziaria, a tutela dei cittadini e degli operatori rispettosi delle regole e della legalità
CONFESERCENTI - Faib, il sindacato benzinai della Confesercenti si congratula con la Guardia di Finanza per il sequestro e la chiusura della pompa di benzina abusiva scoperta a Ravenna alla luce del sole, in un parcheggio sulla Classicana. "Il mercato dei carburanti, regolato dagli alti prezzi imposti dalle Compagnie ai Gestori in aggiunta alle accise e al costo dell'Iva, è in costante disagio per la trasformazione dei consumi e la diversificazione dell'offerta di rifornimento che va dagli impianti di Bandiera alle pompe bianche passando per la Grande Distribuzione Organizzata - evidenziano dai Faib -. I carburanti rubati e rivenduti in assenza di norme di sicurezza e antincendio creano un precedente pericoloso anche nella nostra Provincia: questo fenomeno diffuso è arrivato anche a Ravenna, con tutti i rischi ai quali i consumatori non pensano nell'immediato, attirati dal prezzo stracciato su un bene essenziale, ma ormai troppo caro".
Commenta Viviana Baroncini di Ravegnana Carburanti (impianto GEO a Ravenna): “I 2000 litri di benzina e gasolio sequestrati a finti operatori che li vendevano pubblicamente ad un prezzo molto al di sotto della media sul territorio, corrispondono circa ad un mancato versamento dell'accisa pari a 800 euro. Oltre al danno erariale, chi opera abusivamente non adempie agli obblighi di sicurezza, prevenzione antincendio e valutazione dei rischi come fanno i Gestori ogni anno. Un impianto per essere in regola da questo punto di vista ha una spesa fissa ogni tre anni pari a circa 3000 euro. Considerati i prezzi imposti dalle Compagnie, le accise, l'Iva, le utenze e gli adempimenti obbligatori, un Gestore non ricava poi così tanto anche se vendesse più di un milione di litri di carburante all'anno".