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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Guardie giurate sul piede di guerra: proclamato lo stato di agitazione

“I lavoratori sono stanchi di dover accettare una condizione che di giorno in giorno crea sempre più disagi ai lavoratori e alle loro famiglie"

"Mancato e/o parziale rispetto del piano ferie e permessi per l’anno 2020 che prevedeva una precisa calendarizzazione, sospensione immotivata di un congedo parentale, accorpamento insostenibile di zone con inserimento elevato di clienti abbonati per ogni guardia giurata, sospensione arbitraria dal servizio di un lavoratore senza dargli modo di potersi difendere come previsto espressamente dallo Statuto dei lavoratori". Per queste inadempienze e irregolarità i lavoratori iscritti al sindacato Ugl Sicurezza Civile impiegati nei servizi di vigilanza armata dell'Ibs Vigilanza srl di Ravenna hanno proclamato lo stato di agitazione. Di questa iniziativa sono stati informati gli organismi competenti: Commissione nazionale di garanzia, Prefettura e Questura di Ravenna e Ispettorato del lavoro.

“I lavoratori sono stanchi di dover accettare una condizione che di giorno in giorno crea sempre più disagi ai lavoratori e alle loro famiglie - spiega Filippo Lo Giudice, segretario regionale dell'Ugl Sicurezza Civile dell'Emilia-Romagna - Viste le sofferenze lavorative patite dai nostri iscritti, quasi costretti a chiedere ed elemosinare diritti sanciti dalla legge e dai contratti collettivi nazionali, abbiamo detto stop e in accordo con la segreteria nazionale di categoria l'Ugl ha notificato ai vertici aziendali la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale. La decisione nasce a seguito del mancato e/o parziale rispetto del verbale di accordo della procedura di raffreddamento che era stato stipulato in sede sindacale il 13 gennaio 2020, in seguito ad un precedente stato di agitazione che era stato aperto il 23 dicembre 2019. Abbiamo chiesto di rispettare quanto previsto dall'accordo; purtroppo non soltanto non è stato rispettato, ma abbiamo riscontrato quello che a tutti gli effetti potrebbe sembrare un "trattamento" ritorsivo riservato dall'azienda alle guardie giurate che avevano aderito al precedente stato di agitazione. La questione sarà esaminata dagli organismi competenti e per l'atteggiamento che consideriamo “vessatorio” abbiamo informato i nostri legali ravvisando precise violazioni della Legge. Deciderà il giudice fino a che punto la condotta dell'azienda sia stata irregolare e antisindacale".

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