Hospice di Lugo, quattro anni di impegno dei volontari IOR al fianco dei pazienti

I Volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo hanno celebrato, insieme agli operatori della struttura, il quarto anniversario dell’Hospice ospedaliero di Lugo, struttura finalizzata ad accogliere i malati oncologici in fase critica di malattia. In questi quattro anni sono stati assistiti quasi cinquecento pazienti, per la maggior parte del territorio lughese. L’Hospice, intitolato a Benedetta Corelli Grappadelli, è caratterizzato da un ambiente il più familiare possibile, nel quale vengono ospitati con tutti confort i pazienti e i loro familiari.

Giovedì, dopo il saluto delle Autorità è stata presentata la Mostra, che racconta la vita di Cicely Saunders, infermiera britannica, medico, scrittrice, che ha dato vita alla diffusione degli Hospice, sottolineando l’importanza delle Cure Palliative nella medicina moderna, che sarà presente fino al 21 ottobre all’Hospice di Lugo. Rositano Tarlazzi, Consigliere Responsabile Sede Ior di Lugo, insieme ai Volontari Ior presenti hanno suggellato nuovamente l’impegno quotidiano dell’Istituto sul territorio lughese.

Luigi Montanari, Responsabile Struttura Semplice Cure Palliative Ausl Ravenna, ha evidenziato i punti di forza dell’Hospice: in primo luogo il lavoro di equipe dei medici, infermieri, psicologi, operatori socio-sanitari e i Volontari Ior che ogni giorno lavorano con passione, energia e professionalità e che vengono continuamente formati attraverso un progetto ad hoc finanziato dall’Istituto Oncologico Romagnolo, e in secondo luogo il lavoro in rete dell’equipe con l’Irst di Meldola, per quanto concerne la ricerca clinica nella Terapia del dolore. I Volontari dello Ior ricoprono, poi, un ruolo determinante nell’accoglienza e nell’assistenza dei pazienti e dei loro famigliari; fornendo compagnia ed ascolto, diventano un insostituibile contributo al perseguimento degli obiettivi dell’Hospice.