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Cronaca Conselice

I no-vax imbrattano il murales dedicato alla partigiana Enrichetta Cabassi

Simboli realizzati con la vernice rossa, che negli ultimi mesi sono stati usati in altre parti d'Italia e del ravennate dai no vax come segno di protesta contro i vaccini anticovid, e la scritta 'Il vax uccide'

Un altro imbrattamento a opera dei no-vax è comparso mercoledì mattina sulla via Selice a Conselice, dove è stato imbrattato il murale dedicato alla partigiana Enrichetta Cabassi. Simboli realizzati con la vernice rossa, che negli ultimi mesi sono stati usati in altre parti d'Italia e del ravennate dai no vax come segno di protesta contro i vaccini anticovid, e la scritta 'Il vax uccide'.

"Negli ultimi due anni abbiamo più volte visto la propaganda no-vax imbrattare muri e monumenti con slogan che nulla hanno a che fare con la pandemia in corso e tutti gli strumenti e le scelte che le istituzioni hanno deciso per contrastare la diffusione di questo virus, ma una precisa strategia eversiva della Repubblica - commentano dall'Anpi di Conselice - A farne le spese, in questo caso, è il murale dedicato alla partigiana Enrichetta Cabassi di Parma, compagna di lotta di Ines Bedeschi. Enrichetta, nome di battaglia Silvia, aveva creato un centro di smistamento della stampa clandestina contribuendo con successo alla sua diffusione. Da staffetta partigiana Enrichetta era diventata un punto di riferimento tra le varie formazioni partigiane, prestando poi servizio attivo nella 143esima Brigata Garibaldi e morendo in seguito allo scoppio di una mina l’8 marzo 1945".

"Ad Enrichetta, con ciò che essa rappresenta, va la nostra ammirazione e gratitudine e non possiamo che condannare chi ha osato deturpare il ritratto dedicatole - continuano dall'Anpi - Ci attiveremo, a fianco delle istituzioni locali, affinché sia rimosso lo sfregio e ripristinato il ritratto così com’era. Alla propaganda no-vax possiamo solo suggerire di studiare la storia, invece di fare finta di averla capita e di usarla erroneamente per il proprio tornaconto".

"Imbrattare delle pareti, per di più in modo anonimo e vigliacco, non sottende nessuna libertà di espressione, ma solo mancanza di senso civico - dichiara la presidente dell'Unione Eleonora Proni, a nome di tutti i sindaci della Bassa Romagna - Qui è dove gli operatori sanitari, insieme a tanti volontari, stanno facendo tutto il possibile per gestire una situazione estremamente complessa. Persone che rinunciano a ferie e riposi per mettersi al servizio del prossimo, in condizioni anche difficili per via dell'enorme carico di lavoro. Aggiungere questo sfregio è dunque anzitutto una mancanza di rispetto nei loro confronti. A nome di tutti gli amministratori della Bassa Romagna esprimo la massima solidarietà agli operatori sanitari e ai volontari ogni giorno impegnati nel contrastare la pandemia e nel fare in modo che la situazione sia gestita al meglio".

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