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Cronaca Faenza

Ici, nelle casse del Comune arrivano più di tre milioni dal Ministero

Il pagamento è frutto della sentenza esecutiva emessa dal tribunale di Bologna nell'ottobre del 2015 che ha visto il Comune di Faenza vincere in primo grado la causa intentata nei confronti dei Ministeri per l'Economia e degli Interni

Oltre 3 milioni e 300mila euro sono entrati nei giorni scorsi nelle casse del Comune di Faenza tramite un bonifico disposto dal Ministero degli Interni. Il pagamento è frutto della sentenza esecutiva emessa dal tribunale di Bologna nell'ottobre del 2015 che ha visto il Comune di Faenza vincere in primo grado la causa intentata nei confronti dei Ministeri per l'Economia e degli Interni per il conteggio del gettito Ici sugli immobili di categoria D. Una diversa interpretazione della norma, tutta a svantaggio del Comune che fin dal 2010 si era visto decurtare dall'amministrazione centrale dello Stato circa 4 milioni di euro di entrate. 

La vicenda trae origine nel 2009 con la decisione unilaterale dei Ministeri dell’Economia e dell’Interno di cambiare il criterio di calcolo in vigore fin dal 2001 dei contributi statali compensativi a seguito della perdita di gettito Ici, dovuta all’iscrizione a catasto - con conseguente attribuzione della rendita - dei fabbricati commerciali e industriali posseduti interamente dalle imprese e classificati nella categoria “D”, in precedenza tassati al valore iscritto in bilancio da ciascuna impresa. Il mutato orientamento ministeriale ebbe l'effetto di impedire a molte amministrazioni locali di richiedere i trasferimenti compensativi e di limitare gli indennizzi previsti dalla legge, provocando una ingente perdita di contributi, anche in riferimento alle somme già erogate per gli anni precedenti sui qualivenne richiesto il ricalcolo, in applicazione retroattiva, col nuovo criterio. Una situazione che spinse Faenza insieme ad altri comuni italiani, tra cui Monza e Torino, a ricorrere alla giustizia civile.

"Con la decisa riduzione del debito e una gestione di bilancio rigorosa, in questi anni siamo riusciti a far fronte al pesante disavanzo creato da quella che ritenemmo fin da subito un’ingiusta decurtazione di risorse - commenta il sindaco Giovanni Malpezzi - In ogni caso è stata premiata l'ostinazione con la quale il Comune di Faenza si è battuto per difendere le proprie ragioni nei confronti dello Stato centrale. Senza dubbio una bella soddisfazione". 

"In attesa del secondo grado di giudizio - aggiunge l'assessore al bilancio Claudia Zivieri - al momento la somma sarà prudenzialmente accantonata nel fondo contenzioso, anche se la recente sentenza della Corte di appello di Torino, che ha confermato ancora una volta i dispositivi delle precedenti sentenze in materia, ci fa essere fiduciosi. I benefici saranno comunque molteplici fin da subito, a iniziare dal netto miglioramento del saldo sul conto di tesoreria che consentirà di evitare l'uso delle anticipazioni di cassa. Infatti, in questi ultimi 7 anni, a causa di queste ingiuste trattenute, siamo stati costretti a ricorrere alle anticipazioni di tesoreria al fine di velocizzare i tempi di pagamento dei fornitori accollandoci i conseguenti oneri finanziari".

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